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Ultimo Aggiornamento: 06/07/2014 16:54
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Gli altri SUPERMAN (Parte 8)

MIRACLEMAN (Marvelman)



Miracleman, originariamente chiamato Marvelman nella natia Inghilterra, è un personaggio dei fumetti ideato dallo sceneggiatore e disegnatore britannico Mick Anglo nel 1953 per la casa editrice Len Miller & Son. Originariamente concepito come un rimpiazzo del supereroe statunitense Capitan Marvel, la sua serie continuò fino al 1963.

Marvelman è un supereroe, alter-ego del quattordicenne Micky Moran che per il suo coraggio e per la sua onestà è stato prescelto da Guntar Barghelt (un astrofisico i cui studi lo hanno portato "oltre ciò che un comune mortale può comprendere") come custode della chiave armonica dell'universo, ossia la parola "Kimota!", capace di conferire a chi la pronuncia superpoteri basati sull'energia atomica, poteri di cui il giovane Micky si dovrà servire per il bene dell'umanità. Da allora infatti ogni volta che il ragazzo dirà "Kimota" verrà avvolto in una nuvoletta simile ad un piccolo fungo atomico e si trasformerà nell'adulto Marvelman, l'uomo più potente dell'universo, campione della giustizia e nemico di ogni male. Ad affiancare Micky nella sua lotta al male arriveranno successivamente due spalle: Dicky Dauntless alias Young Marvelman e il piccolo Johnny Bates alias Kid Marvelman.


Nel 1982 venne resuscitato da Alan Moore in una serie drammatica e a tratti crepuscolare che stravolge completamente l'originale immagine di semplicità e ingenuità del personaggio. Si tratta di un primo esempio di revisionismo-decostruzionista di un supereroe classico (cioè le cui origini narrative risalgono alla Golden Age del fumetto).

Dopo essere stato per anni intrappolato in una complessa e dispendiosa causa legale fra diversi autori che se ne contendono la titolarità dei diritti di pubblicazione, il 24 luglio 2009 la Marvel Comics ha annunciato di aver acquisito da Mick Anglo i diritti di Marvelman, nonché di essere intenzionata a ristampare il materiale classico degli anni cinquanta/sessanta (di cui Mick Anglo era direttamente proprietario).


Dalla Golden Age al 1963

Negli anni quaranta la casa editrice statunitense Fawcett Comics pubblicava i fumetti di Capitan Marvel (Billy Batson). I diritti per pubblicare nel Regno Unito tali storie vennero acquistati dall'editore britannico L. Miller & Son Limited.
In America, a causa di una diatriba per il plagio che, secondo i dirigenti DC, Capitan Marvel rappresentava nei confronti del loro Superman, le testate della Marvel Family furono tutte chiuse.

L'editore che ne pubblicava le storie nel Regno Unito non voleva però perdere i lettori appassionati del personaggio, decise così di farne una versione inglese dal nome Marvel Man. La creazione del nuovo personaggio è di Mick Anglo. L'operazione commerciale ha successo e la serie Marvelman dura dal 1954 al 1963.


Periodo revisionista (1982-1993)



Il personaggio Marvelman rimane nell'oblio editoriale fino al 1982 quando Alan Moore (testi) - Garry Leach (disegni) lo ripropongono all'interno della rivista antologica britannica Warrior pubblicata dalla Quality Communications. Si tratta di un albo in bianco e nero che contiene sei storie con personaggi differenti e viene curato dal redattore Derek G. Skinn. Il suo ruolo è fondamentale nel lanciare l'ancora giovane Moore, di fatti la rivista presenta anche la serializzazione dell'opera V for Vendetta.

Alan Moore realizza un ciclo di storie di Marvelman che ripropongono lo stesso personaggio in un contesto narrativo completamente nuovo. Di fatti il supereroe è sempre lo stesso degli anni cinquanta ma ci viene presentato un Mike Moran/Marvelman adulto che non si ricorda della sua possibilità di trasformarsi in un supereroe. La sua spalla adolescente (sidekick) Kid Marvelman soffre di stati psicotici nella sua versione di supereroe (che ha mantenuto ininterrottamente per trent'anni) e si ritrova in coma una volta tornato allo stato di ragazzo normale (da notare il parallelismo con la prima apparizione e sconfitta di Black Adam, a cui fra l'altro il Kid Marvelman adulto e malvagio somiglia tantissimo).

Il tono avventuroso e ingenuo delle storie supereroistiche del passato si è completamente dissolto, dando origine ad una lettura drammatica e realistica del personaggio (Revisionismo del Supereroe).

Le storie piacciono anche all'editore americano Eclipse Comics che ne acquista i diritti per proporle negli Stati Uniti. Il problema nasce dal fatto che la Marvel Comics minaccia una causa legale nel caso venga pubblicata una serie a fumetti con un personaggio contenente nel nome l'aggettivo Marvel. Poco conta il fatto che Marvelman è stato creato nel 1954,cioè prima che la Marvel Comics prendesse questo nome.

La Eclipse decide di cambiare il nome in Miracleman e stampare le storie già pubblicate in Inghilterra a partire dal 1982 (cioè il materiale realizzato da Alan Moore). Per adattare meglio i disegni e il formato ai gusti dei lettori statunitensi, le tavole vengono colorate e le loro dimensioni ridotte a quelle standard di un fumetto (comic book) americano. La serie, che prende il nome Miracleman, dura dal il n.1 (agosto 1985) al n.24 (agosto 1993).

Miracleman dal n.1 (agosto 1985) al n.6 (febbraio 1986): vengono riproposte le storie di Alan Moore già pubblicate sulla rivista antologica britannica Warrior.
Miracleman n.7 (aprile 1986): è il primo numero contenente materiale inedito. Il successo dei primi numeri e la crescente popolarità di Moore porta la Eclipse a commissionare all'autore inglese un serie di storie nuove realizzate appositamente per il pubblico americano.


Le controversie legali sulla proprietà del personaggio (1994-2009)
La serie Miracleman chiude bruscamente con il n. 24 nel 1993 lasciando in sospeso un arco narrativo dello scrittore Neil Gaiman. Il motivo risiede nei problemi finanziari della Eclipse Comics che dichiara bancarotta nel 1994. Il n. 25 della serie era già stato completato e pronto per la pubblicazione ma è rimasto inedito.

Nel 1998 l'autore-disegnatore Todd McFarlane acquista all'asta tutte le licenze e quindi i personaggi di proprietà della ormai fallita Eclipse Comics. Il suo interesse ricade proprio su Miracleman che vorrebbe addirittura inserire nello sviluppo narrativo delle serie riguardanti Spawn, il personaggio più celebre da lui creato. Todd McFarlane gestisce un gruppo denominato Todd McFarlane Productions il quale distribuisce i propri fumetti sotto l'etichetta della casa editrice Image Comics di cui è anche presidente. Inoltre è tra la aziende più attive nella realizzazione di action figure, i cui soggetti spaziano dai personaggi a fumetti a quelli sportivi ai videogiochi e altri ancora. Il problema sui diritti di Miracleman/Marvelman nasce dal fatto che non erano di proprietà della Eclipse Comics in quanto non lo erano in origine neppure dell'editore britannico Quality Communication. Quando questa decide di riproporre il personaggio nel 1982, lo ritiene una proprietà di pubblico dominio in quanto l'editore originale L.Miller & Son Limited è ormai scomparso da anni e lo stesso Mick Anglo (creatore del personaggio negli anni cinquanta-sessanta) non si è preoccupato di registrare ufficialmente il copyright sulla sua creazione.

Difatti se si osservano i credits della serie Miracleman, i detentori dei diritti del personaggio e delle storie sono gli scrittori-disegnatori che vi hanno lavorato tra gli anni ottanta e novanta. I primi a essere accreditati sono: Derek Skinn, Alan Moore, Garry Leach, Alan Davis[5]. Mentre la serie procede gli autori cedono i diritti agli autori che subentrano. Quando dal n.17 arriva Neil Gaiman a realizzarne i soggetti e dialoghi si accaparra praticamente tutti i diritti mentre nel frattempo Mick Anglo riesce ad aver riconosciuta la proprietà sulle storie di Marvelman pubblicate originariamente tra il 1954 e il 1963. La proprietà di Neil Gaiman sul personaggio è contestata dai legali di Todd Mcfarlane che reclama il diritto a sfruttare il supereroe Miracleman.

Il presidente dalla Image è deciso ad inserire il personaggio nella serie Hellspawn e chiede all'autore Steve Niles di scrivere un arco narrativo che prevede l'uso del supereroe creato da Anglo. Inoltre realizza un primo articolo di merchandising legato al personaggio (una action figure). L'intera operazione commerciale viene bloccata da Gaiman che riesce a portare avanti la causa legale. Per riuscire nell'operazione forma una piccola compagnia (la Marvels and Miracles LLC) a cui trasferisce i diritti del personaggio (compresi quelli del disegnatore Mark Buckingam, il quale li possiede parzialmente in quanto autore dei disegni degli ultimi albi della Eclipse Comics).

Dal punto di vista finanziario l'impegno è notevole e la parte debole in questo caso è proprio Neil Gaiman, che però riceve un aiuto inaspettato da Joe Quesada, redattore capo della Marvel Comics. Questi gli offre una serie di progetti (come la miniserie 1602) che permettono a Gaiman di fare pressione legale su McFarlane, che così desiste dall'utilizzare il personaggio. Siamo ormai alla fine del 2004 e Miracleman è bloccato da cause legali.

L'interessamento di Joe Quesada e il supporto alla causa contro McFarlane non è però un'azione compiuta per soli fini di amicizia personale con Neil Gaiman in quanto la Marvel Comics comincia a trattare i diritti sulle storie del personaggio realizzate da Mick Anglo negli anni cinquanta e sessanta. Di fatti si arriva al clamoroso annuncio del 2009 in cui Quesada acquista le storie di Marvelman di Mick Anglo. I giochi sembrerebbero fatti perché a questo punto sembrerebbe che i diritti delle storie di Miracleman siano in mano a Gaiman che di fatto collabora con la Marvel. Teoricamente non ci sono più ostacoli nel realizzare un seguito alla saga del personaggio (interrotta nel 1993) ma ovviamente (per evitare ogni disputa con McFarlane) il nome torna ad essere Marvelman. Non è secondaria la prova di forza della Marvel Comics che porta tra i suoi personaggi l'Uomo Marvel/Marvelman per eccellenza. Joe Quesada ha subito pubblicizzato un poster con l'immagine di Marvelman realizzata personalmente da lui.


Il ritorno di Marvelman (2010)



Dopo aver acquisito i diritti su Marvelman la casa editrice Marvel comincia a proporre le storie classiche del personaggio negli Stati Uniti per la prima volta. La serie di ristampe viene preceduta da un albo celebrativo che spiega agli americani e ad un nuovo pubblico la storia del supereroe britannico.

Il titolo del numero unico è Marvelman Classic Premiere n.1 e vede ai testi John Rhett Thomas mentre la copertina è del direttore editoriale della Marvel Joe Quesada. Ne viene distribuita anche una versione alternativa con copertina dello stesso Mick Anglo. La data di distribuzione è prevista per il 30 giugno 2010 e segna il ritorno editoriale del personaggio dopo 17 anni di assenza. Bisogna evidenziare che in questo caso il nome del supereroe torna ad essere Marvelman e non più Miracleman cioè con l'appellativo con cui i lettori statunitensi lo avevano conosciuto fino al 1993. Inoltre, per il momento, la Marvel si limita a ristampare il materiale già pubblicato nel Regno Unito fino al 1963.


(da Wikipedia Italia)
[Modificato da mighty.joe60 28/01/2013 16:26]

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