Fumetti, il nostro modello ideale...maschere e facce!

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hacktuhana
00giovedì 20 dicembre 2012 14:21
Provo ad aprire una discussione, che oltre a rivolgersi ai fumetti in genere, a poterne parlare liberamente, a seconda dei propri gusti, delle proprie preferenze,

tocchi anche un altro tema, quello che riguarda, quanto l'amarli, o averli amati, ci abbia condizionato la vita, gli ideali, i sogni, la visione di un mondo, la percezione dell'intera umanità, della terra, del creato.

Tema filosofico e altisonante, lo so, ma sono convinto che in ognuno di noi risieda una piccola grande scintilla di sapere e conoscenza, che non andrebbe mai coperta, ne nascosta, fatta spegnere o utilizzata per accendere meri compormessi effimeri e troppo lontani dalla fantasie.

Quella fantasia che ci libera dal giogo e dal gioco della vita, riuscendo a farcela giocare davvero, ogni tanto, con le nostre migliori capacità e potenizlità.

In ognuno di noi si nasconde un stella unica e irripetibile, che brillerà per sempre, e per sempre, anche dopo se stessa, di una luce che viaggia attraverso l'infinito e l'eterno.

Forza artisti, so che lo siete, create meraviglie, parliamone anche, se vi va :)
fotomago
00giovedì 20 dicembre 2012 14:27
ecco il nostro hact...uktr....Roberto [SM=g27987] che inizia è bello sentirsi di nuovo a casa e tra gli amici di sempre, avrete notato che qui nell'isola che non c'è ogniuno può aprire una pagina vi invito comunque a non farvi prendere dalla "follia" di nuove stanze altrimenti non ci raccapezziamo più, vi ripeto sono nuovo e non sò tanto bene come muovermi, magari ne parliamo prima in chiacchiere o in chat ok?
hacktuhana
00giovedì 20 dicembre 2012 14:32
Lo sapevo... ecco il primo richiamo velato ghghghghghghgh


Non è vero, me l'ha chiesto lui di provare a vedere se potevo inserire una discussione [SM=g27987]


Si, penso sia saggio mettere assieme le nostre conoscenze ed esperienze in merito, io da parte mia sono un pozzo senza fondo!

Ma tutto vuoto [SM=g27993]
hacktuhana
00giovedì 20 dicembre 2012 18:15
THANOS
Perché amo Thanos.

Thanos, l'essere probabilmente più minaccioso dell'intero universo marvel, capace più volte di conquistarlo, di renderlo a sua immagine, persino di annichilirlo, restando solo nel nero seduto a pensare...

Questa creazione di Jim Starlin, è l'apoteosi del villain anarchico, che spezza regole attraverso la conoscenza, l'apprendimento, la ricerca, la crescita e il sapere infinito.

Un'icona che, a differenza di ogni altra, all'interno di un fumetto, per quanto ne sappia, è riuscita ad uscirne vincente, partendo dal "lato oscuro".

Adoratore della morte, come tanti filosofi "maledetti" e usciti pazzi, egli stesso viene definito tale infatti, "il folle titano".

Ma di folle questo personaggio non ha niente, la sua logica, cinica e machiavellica, fa impallidire icone del genere come il signor Spock di Star Trek, o Darkseid perfino del grande Kirby.

Probabilmente Thanos unisce entrambe le tipologie archetipe di questi personaggi, e si eleva al di sopra di se stesso, risultando nei casi più eclatanti, l'unico possibile e veritiero baluardo dell'esistenza contro minacce "semplici" distruttive e dirette, che minando l'esistenza del creato, interferiscono con la continua ricerca della verità, del gigante eterno"deviante", o se preferite, "deviato".

Al pari di personaggi che però amo, grazie anche al loro "sottobosco" culturale storico e mitologico, quali Odino, e in genere i norreni, ma anche quei pochi amerindi che di tanto in tanto attingono a quella splendida società-cultura, Thanos, seppure ispirato a Thanatos, la rappresentazione della morte ellenica, in contrapposizione ad Eros, in un certo senso(guarda caso fratello di Thanos anche nel marvel universe), non ha un vero e proprio sostrato a cui attecchire per rendersi già avvantaggiato come personaggio comprensibile nel suo "background".

Viene modellato, dal momento della sua ideazione, passo dopo passo, da Starlin, che da un specie di clone di un despota alieno qualunque, diventa "la potenziale minaccia reale".

Contraltari di questo atipico personaggio, sono stati personaggi del calibro di Capitan Mar Vell, e Warlock, entrambi campioni della vita...
Anche se il secondo, è finito per diventare, più affascinante in tutti i sensi, un'altra tipologia di anarchico, votato al "bene", alla vita e soprattutto all'amore condiviso con la bellissima Gamora, guarda caso figlia adottiva di Thanos.

E perché mai, Thanos adotterebbe qualcuno, se filosoficamente ama la morte?
Perché non è quello il suo vero retaggio.

Thanos ama la morte, in quanto enigma ultimo dell'esistenza, egli scopre ben presto che dalla morte non può ricevere amore, ma controllo, di cui essere succube e artefice, oppure, deidizione o sudditanza perfino eventuale e superflua, quando la sua conoscenza lo porta a superare ed infrangere ogni schema prestabilito.

Il Thanos ultimo, per cui, per me, resta quello seduto al buio, pensieroso con se stesso, dopo aver oscurato l'intera esistenza.

Alla fine di quella saga, egli scompare, riportando l'intero universo in esssere, e raggiungendo per cui, quello che ha sempre desiderato.

Uscire fuori... altrove... il più grande sogno di libertà che mai possa realizzarsi.
universe71
00venerdì 21 dicembre 2012 03:38
Nathan Never

amo NN perche'
e' piu' di un semplice personaggio di carta

lo incontrai per la prima volta,ormai piu' di vent'anni fa'.

ero gia' un assiduo lettore di fumetti bonelli,prima di Mister No,grazie ai miei fratelli,poi di Dylan Dog,grazie a mia madre che mi porto' un albo doppione di Mno.
avevo la febbre,niente scuola,volle farmi una sorpresa,ma toppo' clamorosamente,,,,o forse no,glielo feci restituire e mi torno' col numero uno di Dyd [SM=g27987]

con Nathan fu' amore a prima vista
lo ritenevo molto simile a me o comunque molto simile all'uomo che avrei voluto essere.

senza dilungarmi troppo nelle motivazioni,dico soltanto che per vent'anni c'e' sempre stato.
in ogni momento della mia vita,bello o brutto che sia,lui c'era
e per almeno un ora, mi accompagnava nel viaggio mentale di chi vuole assentarsi dalla realta' che spesso opprime,chi come me non ci si ritrova poi mica tanto.
e siccome e' un compagno di viaggio ideale
ancora oggi,intorno al venti del mese,aspetto con emozione che esca
per andarlo a prendere,colla mia macchina che vola.
fabri67
00venerdì 21 dicembre 2012 10:18
Re:
fotomago, 20/12/2012 14:27:

ecco il nostro hact...uktr....Roberto [SM=g27987] che inizia è bello sentirsi di nuovo a casa e tra gli amici di sempre, avrete notato che qui nell'isola che non c'è ogniuno può aprire una pagina vi invito comunque a non farvi prendere dalla "follia" di nuove stanze altrimenti non ci raccapezziamo più, vi ripeto sono nuovo e non sò tanto bene come muovermi, magari ne parliamo prima in chiacchiere o in chat ok?




concordo, meglio fare prima proposte e poi magari organizzare il forum con sezioni inerenti ad argomenti o campi di argomenti...proprio in modo da non creare anarchicamente la prima stanza che ci viene in mente...e poi per trovarla diventa piu difficile di un odissea

ho visto forum che non hanno nessuna organizzazione (stanze a cascata lungo tutta la pagina, e argomenti confusi l'uno nell'altro).
...e tutto questo diventerà stancante per cercare quello che puo interessare...
(personale interpretazione per questo frangente della battuta di Blade Runner)
.)
paxsam
00venerdì 21 dicembre 2012 12:28
CAPTAIN AMERICA
Perché proprio Cap? Beh, innanzitutto è stato il primo comic che comprai quando ero solo un ragazzino (quindi tanto tempo fa…). Era un albo usato, comprato con quei pochi spiccioli che i miei genitori riuscivano a darmi (eravamo una famiglia in cui lavorava, come operaio, solo il mio caro papà). Fu amore a prima vista. Come poteva essere diverso, per un ragazzino di quell'epoca? Il sogno americano! Il ns era un paese semplice, l’America invece era il simbolo dello sviluppo economico, tecnologico, ecc…
Cap incamerava l’ideologia di giustizia, libertà e il sogno di molti di noi che leggevano, sui giornaletti, gli annunci per le creme per potenziare i muscoli (ve le ricordate?), di avere un fisico e abilità acrobatiche super.
Poi ho iniziato a crescere, e non solo fisicamente. Ho capito che forse l’America non era quel paese così democratico e fantastico come avevano voluto farci credere, ma non per questo ho smesso di amare i fumetti del Capitano. Certo è nato (lo creano Jack Kirby e Joe Simon ) proprio come strumento di propaganda: incarnazione del tipo più genuino del bravo ragazzo americano (o perlomeno di quel tipo che gli americani avevano piacere ad essere considerati), ecco un supereroe soldato che altro non deve fare che dare il buon esempio a chi è già arruolato e invogliare i ragazzi più giovani a correre ad arruolarsi appena avranno l’età e le sue avventure sono subito contraddistinte da un esplicito carattere antinazista.
Poi finito il nazismo, gli autori trovano il modo per farlo rinascere (era morto, insieme a Bucky, nel tentativo di dirottare un razzo V2 lanciato da Baron Zemo e puntato su Londra).
Negli anni sessanta Steve Rogers tornò in vita ai giorni nostri grazie all'involontario aiuto di Namor che, ancora furioso con i Vendicatori dopo la sconfitta subita alleandosi con Hulk, andò sul Mare Glaciale Artico, dove trovò degli eschimesi che si inchinavano davanti ad un blocco di ghiaccio, credendolo un totem. Namor, che considerò il gesto oltraggioso, si infuriò e scagliò lontano l'iceberg. Il blocco cominciò a scongelarsi per effetto delle correnti calde rivelando al suo interno un uomo, che si trovava in uno stato di animazione sospesa. Giant-Man riuscì ad afferrare l'uomo e a trascinarlo nel sottomarino dei Vendicatori, dove capirono che si trattava di Capitan America, sopravvissuto grazie al siero del supersoldato, che impedì la cristallizzazione dei fluidi organici. Cap entra a far parte dei Vendicatori e ne diventa presto il leader.
Ha doti naturali di leader, che lo portano a guidare colleghi di grande personalità come Thor, Iron Man ed anche uno dal carattere impossibile da domare, qual è Wolverine.
Il suo carisma, il suo coraggio e la sua abilità nel comando fanno sì che, ogni qualvolta i supereroi debbano affrontare una crisi, si rivolgano a lui come capo; inoltre grazie al suo rigore morale e alla sua nobiltà d'animo è riuscito a sollevare Mjolnir (alla fine della saga Fear ItSelf), il mitico martello di Thor, impresa riuscita veramente a pochi.
Potrei raccontare ancora tantissime cose su CAP, ma mi fermo qui; troppe parole potrebbe stancare e far perdere al personaggio parte del suo carisma.
CAP For Ever!!! [SM=g27988]
universe71
00venerdì 21 dicembre 2012 16:05
Capitan America

ahhhhhhhhhh

da brividi

non lo conoscevo,lo evitavo perche'gia' dal suo costume lo immaginavo troppo Americanista,cosa che trovavo stucchevole.

dal 2000 l'ho scoperto,ed e' stata forse la piu' piacevole sorpresa,proprio per i miei pregiudizi iniziali l'ho apprezzato davvero tanto,e in eta' adulta,pensa un po'.

e' vero ci sarebbe tanto da dire,io aggiungerei soltanto che Cap non incarna soltanto gli ideali del sogno Americano,fatto di giustizia,liberta', generosita' etc etc...ma di tutto il mondo.

percio' il suo costume dovrebbe portare i coloro del mondo.

ma tant'e'....
hacktuhana
00sabato 22 dicembre 2012 00:21
che spettacolo di messaggi avete inserito, Uni e Pax.

Mi sono commosso...

10 e lode!!!
fotomago
00sabato 22 dicembre 2012 09:48
io ho letto e leggo tanti fumetti, per piacere per passione a volte per abitudine, i primi fumetti che ho comprato ( o meglio mi sono fatto comprare) dopo il corriere dei piccoli e quello dei ragazzi, strano a dirlo sono stati batman e nembo kid ( superman) poi geppo tiramolla poi alan ford qualche tex leggevo poi i mister no di spidey e sopratutto magnus e bunker come dimenticare alan ford e il gruppo tnt o maxmagnus, poi i marvel che io definisco classici spiderman, devil, i F4, thor, oggi leggo questi classici che stò recuperando nei cofanetti panini ( li ho tutti) i dc batman, lanterna verde e qualcosa di sparso e amo hellboy e il bprd aspetto con ansia ogni nuovo numero, comunque da buon "vecchio" tendo a leggere o rileggere le vecchie storie e se non le ho vedo di recuperarle in vecchie o nuove edizioni. [SM=g27985]
fabri67
00domenica 23 dicembre 2012 17:30
io ho letto di tutto...fin da piccolo quando andavo dai compagni di scuola ammetto che mi rendevo un pò asociale mettendomi a leggere tutti i Topolino che erano in casa.
Al campeggio con amici leggevo invece i Diabolik, Monello, Lanciostory e Skorpio dei nostri genitori.
Poi ho comprato per la prima volta il numero 8 dell'Uomo Ragno Gigante e da lì è nata la definitiva passione per fumetti, grafica e tutto ciò che è attinente.
Ho collezionato CapAmerica, Conan, XMen e naturalmente Uomo Ragno fin dalla Corno, e ho letto tutti gli altri dagli amici; quando la corno ha chiuso sono passato a Martin Mystere, poi DylanDog e Nathan Never.
Nel mentre, e piu specificatamente durante il militare, mi sono allargato anche al fumetto d'autore fin dai primi numeri della rivista Eternauta e ComicArt, e attraverso loro ho scoperto la versione originale di LuccaFumetto (era una vera piccola isola che non c'è)
Con la Scuola del fumetto sono rimasto contaminato dal fumetto indipendente (di qualsiasi nazionalità)...

Diciamo che come minimo qualsiasi titolo mi nominate, o l'ho letto o l'ho almeno sentito nominare...però il mio numero uno resterà sempre Spidey.



hacktuhana
00mercoledì 26 dicembre 2012 01:12
Odino
Come posso non dedicarmi a parlare del perché adoro questo personaggio?
Cioè in pratica mi piaccio tantissimo... ma non per narcisismo :)

A parte giochi di nickname e scherzi, questo Babbo Natale guerriero, a cui infatti concorre nella creazione del Santa Claus nella tradizione, è sempre stato il mio punto di riferimento "dell'oltre" nel fumetto, cioè, colui che in pratica rappresentava dio.

E nelle rappresentazioni, proprio, assomigliano in maniera evidente.

Il vecchio corpulento e massiccio barbone e capellone.

Odino, è anche il viandante... colui che intraprende viaggi in tutti i nove mondi, e che non può non ricordare Gandalf, che, d'altra parte per stessa ammissione di Tolkien, è proprio ispirato ad un "viandante odinico".

Nella mitologia, poi, Odino rappresenta l'opportunità, uno dei primi miti che lo riguardano, infatti, dicono che egli fosse, prima di divenire il padre di tutto, un grande re umano.

Ma alla fonte della mia ammirazione per quest'essere divino, c'è che egli è il padre di Thor, il mio fumetto preferito, e di Loki, a suo tempo, il mio villain preferito(poi arrivò Thanos...).

Inoltre, non so perché, ma ci ho sempre visto una somiglianza "naturale" con Bud Spencer, uno dei miei miti di altro genere e carattere, sarebbe stato il massimo, vederlo in quel ruolo, a Bud Spencer, nel film di Thor... ma Hopkins va bene lo stesso, seppur non incarna bene l'iconografia e l'immaginario comune del personaggio.

Odino nei primi fumetti di Thor, rappresentava e possedeva un potere, che sembrava esulare dalle leggi fisiche, dai poteri e dagli ordinamenti cosmici, era fantastica questa versione, non solo del sovrano, ma anche di tutta la città d'oro, e dei loro abitanti.
Qualcosa che usciva fuori del concetto di spazio-tempo nell'universo, e per cui, non ne era assoggettato.

Purtroppo hanno cambiato le carte in tavola, e la magia è stata imbrigliata, ancora una volta, da convinzioni scientifiche e dettami fisici... come se l'essere umano fosse in grado di sapere tutto attraverso la scienza.

E' esattamente il contrario, la scienza pone sempre dubbi, predispone lo studioso al dubbio, base indispensabile per poter formulare teorie o confutarle.
La scienza toglie certezze, persino la famosa tiritera del "2+2 fa sempre 4" è una frase inesatta.

Ma non voglio parlare di "filosofia matematica"(se esistesse poi) e nemmeno di logica matematica, che non appartiene all'essere umano, in quanto, codesta materia dovrebbe essere perfetta.

Per cui, la matematica, appartiene a dio.

E torniamo allora alla divinità :)

Odino ha i suoi due fedeli corvi, Huginn e Muninn, che vagano in cielo e terra per tutto il giorno, e tornano ad appollaiarsi sulle sue spalle, raccontandogli quello che hanno osservato.

Ha due lupi, Geri e Freki, a cui da il cibo che condivide coi guerrieri nel Valhalla, riservando per se, solo il vino :)

Dopodiché il suo cavallo è Sleipnir, ed ha otto zampe(a volte sei).

Durante il crepuscolo degli dei, Odino verrà ucciso dal lupo Fenrir, generato dalla giantessa Angerboda e da Loki... in pratica sarà un nipotastro della malora a farlo secco... secondo le profezie.

Ma così come Paperone, che al nipotastro rifila sempre sonore legnate, vederte che anche Odino, quando sarà il momento, darà tante di quelle saccagnate al lupo Fenrir, da insegnargli una buona volta l'educazione!

Non si mastica a bocca aperta!

Una delle mie personali interpretazioni dell'universo marvel, vede Odino, raccattare per l'intero piano esistenziale, vagando proprio come da sua peculiarità, esseri con cui formare un gruppo a garanzia di ogni essere vivente "minore".

In pratica sarebbe il gruppo degli anarchici cosmici :)

Beh... girando girando, troverà saggio e opportuno unire le forze, solo con un altro essere... di cui vi ho già detto :)

E sarà il più grande patto segreto dell'intero multiverso!

:)
fotomago
00mercoledì 26 dicembre 2012 07:41
tra te e Daniele siete due pozzi di sapere, dei fumetti sapete tutto ma proprio tutto!
hacktuhana
00mercoledì 26 dicembre 2012 21:36
Penso che l'enciclopedico alato, sia più dettagliato, ed è in netto vantaggio riguardo l'universo DC :)
alex-RC
00venerdì 28 dicembre 2012 19:43
A dire il vero, io ho iniziato ad apprezzare un personaggio dei fumetti nuovo, da leggere solo se vai in fumetteria, poichèi tre volumi sino ad oggi usciti si trovano soltanto lì.
Si tratta di Termite Bianca, una eroina della PAVESIO Editore scritta e sceneggiata da Marco Bianchini e Marco Santucci e disegnata da Patrizio Evangelisti.
Nata originariamente come personaggio per un lungometraggio animato tutto italiano è divenuta la protagonista di una saga avvincente ambientata nella terra di un futuro molto lontano, dove le città sono concepiti come dei grossi termitai e le razze sono raggruppate in due grossi blocchi, i Nautili, popolo che vive negli abissi marini ed il popolo della terra che vive in gigantesche torri (i termitai, appunto).
Storia avvincente, humor nei dialoghi, disegni fantastici e costi alquanto contenuti, per un fumetto d'autore.
I libri attualmente prodotti sono solo tre e narrano solo una parte della storia:
n° 1 - Dagli abissi
n° 2 - Destini paralleli
n° 3 - Caccia spietata

Spero che gli autori si rimettano all'opera per completare il lavoro svolto sino ad adesso.

Vi posto una immagine ma la rete è piena di immagini a lei dedicate.
hacktuhana
00venerdì 28 dicembre 2012 20:52
Interessante la Termite Bianca... ammetto di non averlo mai letto(il fumetto), pur avendolo visto... credo di averlo sottovalutato, a suo tempo.

Se la situazione di un progetto recente resta in bilico, nonostante le favorevoli impressioni date anche da artisti di un certo calibro, non è un buon momento proprio per nessuno.

Spero che esca un quarto volume...

alex-RC
00sabato 29 dicembre 2012 23:57
Veramente è uscito un quarto volume, si chiama "Making Of Termi Blanche" ed è una sorta di Backstage dell'opera, vengono rappresentati gli studi dei personaggi, dei costumi, delle espressioni facciali, dei movimenti di alcune scene, poi vi è uno spazio dedicato ai gadget ipotizzati per un iniziale uscita di lungometraggio animato da destinareal grande schermo, tutto made in Italy...
non so se posso postarele immagini di qualche pagina scansionata, a pena di violare eventuale diritti d'autore.

Vediamo se domani posso allegare qualche immagine.
Per adesso, un saluto a tutti.
mighty.joe60
00domenica 30 dicembre 2012 00:26
Anch'io acquistai a suo tempo i 3 volumi di "Termite Bianca" ma, come sempre del resto, attendo la fine dell'opera per leggerli.

é così che ho aspettato anni e a volte anche 10 per leggere volumi del genere, vedi ad esempio:

La Casta dei Meta-Baroni (di Gimenez)
Megalex (di Beltran)
Quarto Potere (di Gimenez)
I Custodi del Maser (di Frezzato)
I Misteri dell'Incal (di Moebius)
La tetralogia di Nikopol (di Bilal)
Ego Sum (di Simone Bianchi)

etc...
hacktuhana
00domenica 30 dicembre 2012 00:29
Si Alex, è uscito il volume "making..." ma non è il quarto della serie, è come fosse uno speciale, da che ne so, il quarto doveva uscire tramite un'operazione di raccolta fondi di finanziamento per auto-produzione, ma da novembre l'operazione è stata interrotta.

Sul sito ufficiale ho trovato tutte le info, www.termitebianca.com.

Aspetto le immagini :)
hacktuhana
00sabato 5 gennaio 2013 07:38
Vi parleròdi V, semplicemente una lettera, dietro una maschera, che tale rimane... per sempre! Il capolavoro di Alan Moore che, ha preso tutti gli ideali e i sogni che ho nel cuore, e ci ha fatto un fumetto, a sua volta divenuto un simbolo!

Chi più di V, in V for Vendetta, rappresenta la maschera dell'eroe, e non l'eroe dietro la maschera? Chi meglio di lui ne incarna l'ideale per un mondo da rimodellare, senza imposizioni, in un concetto di anarchia, il più bello possibile ed il più vicino a ciò che idealmente dovrebbe significare, molto lontano da quel associarlo al caos distruttivo, o ad un mondo senza regole, perché anarchia non significa affatto questo!

Mai come nel caso di V for Vendetta, ho visto un fumetto paragonabile per temi ed argomenti, ad un saggio sulla filosofia. Se ci si lascia prendere da V, viene la voglia di provare a cambiarlo davvero questo mondo costrutio su ideali pessimi, anzi senza ideali, ma in balia della corsa al peggiore dei propositi, l'arricchimento a scapito altrui.

Perché, la sua eredità la lascia a quella che prima era una semplice e quasi inutile ragazza, perché il corso degli eventi li lascia scorrere attraverso gesti di uomini e donne come noi, gente di tutti i giorni, che assieme, trovano la forza, e la disperazione a motivarla, per una rivoluzione. Per un ribaltamento del sistema.

Un fumetto simbolico, un personaggio simbolo, agli antipodi del concetto pirandelliano delle cento e mille facce, che seppur restano, sono tutte raccolte dentro un'idea, un'idea a cui non si può sparare :)

Ed ancora, prima di poter rinascere, ogni persona, dovrà rendersi conto della propria colopevolezza nell'aver reso tutto ciò che è il mondo, il sistema che lo governa, possibile.

V non lotta per i poveri, dando loro dei soldi o proteggendo i più deboli, non controlla l'ordine, costituito direbbe De Andrè :), non ricalca nessun clichè del supereroe o dell'eroe in genere, infatti V non è un eroe! E' un rivoluzionario, un terrorista, un distruttore.

La fine e l'inizio, esattamente il contrario di ogni concetto legato alle religioni avventistiche, che aspettano un Superman che arrivi a fare quello che non siamo capaci di fare, ed esattamente il contrario di ciò che la morte rende purtroppo facile per ogni uomo il considerare la propria esistenza, come qualcosa che inevitabilmente finirà, per cui ogni gesto resterà vano e vuoto.

Ricorda per sempre il cinque(V) novembre :)
fotomago
00sabato 5 gennaio 2013 09:49
C'è molto più della carne dietro questa maschera. C'è un'idea, e le idee sono a prova di proiettile.
da V
universe71
00sabato 5 gennaio 2013 15:23
gran bel leggere

gran bel 3D

avanti cosi'
mighty.joe60
00domenica 6 gennaio 2013 10:02
Anch'io, come qualcun altro, ho letto di tutto. Dopo il corriere dei piccoli, Batman/Nembo Kid (di cui ero un patito della Legione dei Super eroi (tanti costumi diversi e tanti colori), Geppo, Tiramolla, Kriminal, Satanik, Diabolik (molto meno) et similia, sono passato alla Marvel decisamente più omogenea e con una certa continuity (devo dire che super eroi con super problemi è stata una carta vincente, non se ne poteva più di Superman e del nemico di turno che usava sempre la Kryptonite per metterlo in difficoltà).

A questo punto sono cresciuto con la Marvel/Corno per un buon decennio e lì ho conosciuto anche personaggi meno usuali come Conan il Barbaro che mi ha subito "Acchiappato" al punto che con l'avvento della Comic Art ho acquistato tutto il materiale a lui inerente (a quel punto lavoravo e potevo permettermelo)

Dopo alcuni anni si "silenzio" la Marvel è rientrata timidamente nella mia vita con varie case editrici come Bunker Press, Star Comics, Play Press e qui è iniziata un'odissea continuata ininterrottamente fino a poco fa (cosa che con la Corno non potevo permettermi essendo troppo piccolo per comprarmi tutto)

Nel frattempo sono entrato nel mondo delle case indipendenti (indipendenti da Marve/DC) come Image, CrossGen e Dark Horse (sempre rigorosamente edizioni italiane) e ho iniziato ad acquistare regolarmente serie italiane come Nathan Never, Legs Weaver, Lazarus Ledd, Gregory hunter, Brad Barron etc...

Naturalmente anche l'Universo DC l'ho seguito con regolarità, con la Cenisio prima, con la Glenat poi e con la Play Press e la Planeta infine.

Nel mezzo ho avuto modo di conoscere il fumetto d'autore con riviste quali Metal Hurlant e Pilot e con artisti del calibro di Druillet (me ne sono innamorato negli anni 70 dopo aver visto una sua esposizione ad una mostra), Moebius, Bilal, Corben, Caza, Macedo, Gimenez etc.. fino ad arrivare agli italianissimi Bianchi, Azpiri, Frezzato, Patrito etc..

In questo immenso panorama, dire quale sia il personaggio più importante o a cui sono più affezionato è veramente difficile.

Nel mio viaggio a New York, quando l'allora Presidente della Marvel Comics (di cui ora mi sfugge il nome) mi chiese quale personaggio preferissi ed il perchè, mi venne spontaneo dire "Spider-Man" perchè mi era più facile spiegare i motivi (in quel periodo tra l'altro era stato rilanciato da Todd McFarlane).

Insomma, oggi, dopo oltre 12.000 fumetti tra quelli esposti in casa ed, ahimè, quelli inscatolati in Garage, ma molti di più effettivamente letti se considero tutti i Corno (Marvel e Magnus/Bunker), i vari Topolino, Zagor, Tex, Piccolo Ranger, Capitan miki, Blek, Comandante Mark, Zakimort, Gesebel e chi più ne ha più ne metta,
veramente non saprei quale definire il mio preferito, Thor è stato sicuramente uno dei miei preferiti perchè fin da piccolo mi è sempre piaciuta molto la mitologia nordica fin da quando lessi o vidi al cinema (non ricordo cosa venne prima) la storia di Sigfrido e le storie di Asgard in appendice ai fumetti del "Mitico".

In passato, e forse anche oggi, preferivo i gruppi, La legione dei Super eroi prima ed i Vendicatori dopo.

Vabbè dopo questo papiro, di cose da dire ne avrei ancora parecchie ma mi sembra di capire che alcuni di noi hanno avuto un tragitto simile (a seconda dell'età eheh vero Andrea?) e molti hanno gusti che spaziano dal super eroismo puro al fantasy alla fantascienza per lo più italiana.

Solo una cosa: Non sopporto i Manga, l'unico che ho letto con regolarità è stato AKIRA e la sola versione a colori. [SM=g27989]
mighty.joe60
00lunedì 28 gennaio 2013 09:56
Gli altri SUPERMAN (Parte 1)

Volevo parlare dei "Super-Personaggi" tra i più e meno noti che, nelle varie case editrici, nel corso degli anni, hanno fatto la parte del "Superman" perchè ne hanno decisamente preso spunto (somiglianza fisica, poteri e/o origini), o perchè sono comunque stati in qualche modo la "Superman Version" di una o dell'altra testata.

Iniziamo dal Capitan Marvel (Shazam) della Fawcett

CAPITAN MARVEL



Capitan Marvel è l'alter ego di William Billy Batson, un ragazzo di 15 anni rimasto orfano. Si mantiene lavorando come reporter radiofonico e segretamente viene scelto come campione del bene dal mago Shazam. Ogni volta che Billy pronuncia il nome del mago (Shazam!), è immediatamente colpito da un fulmine magico che lo trasforma in un supereroe adulto con immensi poteri e le abilità di sei figure mitologiche:

la saggezza di Salomone;
la forza di Ercole (Hercules in inglese);
la resistenza di Atlante;
il potere di Zeus;
il coraggio di Achille;
la velocità di Mercurio.

Billy ha deciso di condividere questo potere (perdendo parte della sua forza e energia) con la sorella che si trasforma in Mary Marvel e Freddy Freeman che diventa Capitan Marvel Jr. (dal 2006 succederà a Billy nei panni di Shazam per la DC Comics). Insieme sono il nucleo che forma la Famiglia Marvel, un gruppo di supereroi dedito a combattere il male.

Tra i suoi più grandi nemici vi sono Black Adam, un egiziano dotato di poteri simili ai suoi, un verme in grado di controllare i cervelli delle persone, ma soprattutto il megalomane Dottor Sivana, suo zio acquisito.

Acclamato come "Il mortale più potente del mondo" nelle sue avventure (e soprannominato The Big Red Cheese dal suo nemico Dottor Sivana, un epiteto adottato anche dai fan per il loro eroe), Capitan Marvel fu l'eroe più popolare degli anni quaranta (basandosi sui dati di vendite). La serie Captain Marvel Adventures durante la metà degli anni quaranta vendette più copie di Superman e di altri famosi albi di supereroi. Di fatto tra il 1942 e il 1946 questa serie totalizzava un milione e trecentomila copie al mese (circa il doppio di Batman). Capitan Marvel fu anche il primo supereroe ad essere adattato in un film nel 1941 (Adventures of Captain Marvel).

Nel tratteggiare i visi e le espressioni dei protagonisti, il disegnatore Beck si ispira a personaggi reali o creati in opere letterarie:

Capitan Marvel = l'attore di commedie cinematografice Fred MacMurray.
Mary Marvel = l'attrice Judy Garland.
Capitan Marvel Jr. = è una via di mezzo tra Peter Pan e il personaggio creato da Charles Dickens dal nome Tiny Tim. Questi appare nel racconto dello scrittore inglese A Christmas Carol.
Lo scienziato pazzo Dottor Thaddeus Bodog Sivana = un farmacista del vicinato di C.C.Beck.

A partire dalla fine degli anni quaranta, le vendite dei fumetti di supereroi cominciano a calare ma la vera crisi per la Fawcett Comics è la perdita (in appello) della causa intentatagli dalla DC Comics già a partire dal 1941. Secondo i legali della DC, la Fawcett aveva creato Capitan Marvel plagiando il personaggio di Superman. La contesa riguardava il mantello, la capacità di volare, la superforza e persino le pose assunte dal personaggio nei disegni. Quando la causa legale ha inizio,il personaggio della Fawcett è il più venduto albo a fumetti dell'epoca arrivando a superare il milione di copie vendute. Di fatto è la vera nemesi storica dell'Uomo d'Acciaio. Tra l'altro la Corte si pronuncia a favore della Fawcett nel 1951 ma la DC Comics riesce a vincere in appello nel 1953. Le conseguenze sono due:

una multa da 400.000 dollari da pagare all'editore di Superman e Batman.
la sospensione di tutte le pubblicazioni di Capitan Marvel. Whiz Comics finisce con il n.155 (giugno 1953) e Captain Marvel Adventures con il n.150 (novembre 1953). Marvel Family chiude con il n.89 (gennaio 1954). Questo albo è l'ultimo che vede come protagonisti questi personaggi pubblicati dalla Fawcett Comics. La prossima pubblicazione di una storia inedita di Capitan Marvel arriva dopo 19 anni e paradossalmente sotto l'etichetta e la direzione della DC Comics cioè la casa editrice che ne aveva preteso la scomparsa dal panorama editoriale dei fumetti. La DC, infatti, prese la licenza di pubblicare i personaggi della Marvel Family dalla Fawcett Comics (ormai impossibilitata ad utilizzarli) nel 1972 (i diritti vennero acquisiti in via definitiva solo nel 1980).

La prima serie che introduce Capitan Marvel e la Marvel Family nell'Universo DC porta il titolo Shazam! ed esce con data di copertina febbraio 1973. La serie non può usare in copertina il titolo Captain Marvel in quanto è stato registrato dalla Marvel Comics per il suo Capitan Marvel.

Origini post-Crisis

Billy Batson è un ragazzino orfano che vive a San Francisco (non più nella città immaginaria Fawcett City creata per il personaggio negli anni settanta). Come nella versione classica (Golden Age) i poteri gli vengono donati dal mago Shazam in un tunnel abbandonato della metropolitana. Le differenze più significative stanno nel fatto che il Dottor Sivana è lo zio di Billy ed è stato lui ad ucciderne i genitori per appropriarsi della loro assicurazione sulla vita e finanziare i suoi esperimenti scientifici. Tra l'altro durante uno di questi, libera accidentalmente Black Adam dalla sua prigione in un'altra dimensione. Black Adam aveva ottenuto in passato gli stessi poteri di Capitan Marvel da Shazam. Il mago però si era pentito della sua scelta a causa della malvagità di Adam e così lo aveva imprigionato. Billy si trova ad affrontarlo come prima prova da supereroe e riesce a sconfiggerlo dimostrandosi degno dei suoi poteri magici.

L'innovazione migliore e più duratura di questa versione narrata da Roy Thomas consiste nello stabilire definitivamente che quando avviene la trasformazione del ragazzino Billy nell'adulto Capitan Marvel, la mente e le emozioni del supereroe rimangono quelle di un adolescente. Il fatto era già stato accennato fin dalla Golden Age ma non se ne erano mai accentuate le conseguenze sul comportamento di Capitan Marvel (per esempio l'impaccio, l'ingenuità e il senso di stupore tipici di un quindicenne).


The Trial of Shazam
Durante Crisi infinita, la roccia dell'Eternità fu distrutta dallo Spettro, che provocò la sparizione dei poteri in Capitan Marvel Jr. e Mary Marvel. Capitan Marvel si trasforma in Marvel, e che assume il vecchio posto del Mago Shazam come custode della Roccia dell'Eternità, e il suo costume, un tempo rosso, diventa bianco candido.



Marvel propone a Freddy Freeman di sottoporsi ad un tentativo di dimostrarsi degno di sostituirlo nel ruolo di Capitan Marvel. Ognuna delle sei divinità che hanno contribuito coi loro poteri - Salomone, Ercole, Atlante, Zeus, Achille e Mercurio - metteranno alla prova Freddy, in un processo simile alle dodici fatiche di Ercole, che Freddy dovrà completare con successo in modo che gli venga concesso il potere di quel particolare dio; se egli compirà con successo tutti e sei i compiti, assumerà il nome di Shazam.

Zareb Babak, un negromante retrocesso, farà da guida a Freddy durante le sue prove. Allo stesso tempo, tuttavia l'organizzazione criminale conosciuto come il Consiglio di Merlino propongono un proprio candidato, una maga creola di nome Sabina. Se vincerà le prove, allora il potere di Shazam sarà perso per la Famiglia Marvel e lei ne avrà il controllo. Freddy e Sabina finiscono per competere testa a testa per molte delle prove.

Freddy supera le prove di Salomone e Achille, guadagnando saggezza e invulnerabilità, ma ottiene solo la metà della forza di Ercole, dopo che Sabina ruba ciò che è possibile da lui. Sabina uccide più tardi Atlante e ruba il suo potere di resistenza, lasciando Freddy a sopportare il suo onere, benché venga poi sostituito da Billy Batson alias Marvel.

Apollo è il candidato adatto per sostituire Atlante nel pantheon dei poteri di Shazam, ma decide di dividere egualmente la sua capacità di guarigione tra i due concorrenti, a seguito di una battaglia contro Freddy.

Sabina uccide centinaia di Elfi per trovare il dio Mercurio, riuscendo poi a rubare i poteri di Mercurio lasciandolo ferito, mettendosi infine in parità con Freddy. Con l'aiuto di Marvel e della Justice League, Freddy combatte Sabina e i demoni di Merlino per il diritto di convocare Zeus e di ottenere il suo potere, che lei riuscirà se si impadronire di un milione di anime.

Dopo aver dimostrato lo stesso disposto a sacrificare la propria vita per impedire a Sabina di ottenere tutti i poteri di Shazam, Zareb rivela che egli stesso è Zeus travestito, e concede a Freddy i pieni poteri di Shazam.

Sabina è gettata attraverso un portale, apparentemente sconfitto, e la sua legione di demoni cacciati, e Freddy diventa Shazam per la prima volta. Come Shazam, Freddy indossa il costume che fu di Capitan Marvel, con i colori giallo-rosso e capelli più lunghi. Ora Freddy dice «Shazam» per trasformarsi, anche se può pronunciare la parola senza trasformarsi e se lo desidera può trasformarsi solo con la forza di volontà.



Differenze da Capitan Marvel (Billy Batson)

I superpoteri dei due personaggi hanno origini magiche legata al Mago Shazam. I costumi e la trasformazione sono simili anche se con qualche differenza: Billy Batson grida il nome «Shazam!» e si trasforma in un supereroe adulto mentre Freddy pronuncia il nome «Capitan Marvel» restando un adolescente. Quindi nel caso di Capitan Marvel Junior non avviene un cambio di età biologica durante la trasformazione.

Quando la Fawcett Comics decide di dedicare un serie regolare a Capitan Marvel Junior, non vuole semplicemente creare delle storie basate su una versione adolescenziale del suo personaggio più famoso. Grazie all'artista Mac Raboy si tenta un approccio diverso al personaggio. Lo stile di questo disegnatore è molto realistico e si trova agli antipodi rispetto al tratto grottesco e quasi caricaturale di C.C.Beck, creatore e disegnatore di Capitan Marvel sulla serie Whiz Comics. Con data novembre 1942 viene lanciata la serie regolare Captain Marvel Jr. incentrata sulle avventure del nuovo Capitano. Il modo di raccontare e disegnare le storie comincia a differire da quello utilizzato sugli altri albi della Fawcett Comics. I disegni di Mac Raboy contribuiscono a dare un'impostazione più realistica sia alle storie che alle fattezze dei personaggi.

(da Wikipedia Italia)
mighty.joe60
00lunedì 28 gennaio 2013 10:15
Gli altri SUPERMAN (Parte 2)

IL PLUTONIANO (Dal fumetto: "Irredimibile")



Testi: Mark Waid
Disegni: Peter Krause
Edizione Originale: Irredeemable, Boom! Studios
Edizione Italiana: Italy Comics

Loro. Sei miliardi, limitati, mortali, piccoli, fragili.
Lui. Unico, velocità illimitata, forza incalcolabile, radiazioni oculari, invulnerabilità.
Il Plutoniano è il più grande eroe che il mondo abbia mai conosciuto. I suoi poteri sono qualcosa che trascende l’umana comprensione per perdersi nel reame della fantasia.
Le sue imprese insieme agli altri eroi che compongono il super-team Paradigma sono state innumerevoli. Ma, pur nella sua grandezza, questo eroe non è privo di una sua fragilità.

Come ogni uomo, desidera amare ed essere amato. Come ognuno di noi, soffre. Spera. Prova paura. Ha bisogno di rassicurazione, di conferme. Ha bisogno di pace, di un rifugio dallo stress delle proprie responsabilità. Come per tutti noi, la sua mente può spezzarsi.
Ma cosa succede quando a spezzarsi è un essere talmente potente da apparire un dio fra gli uomini?



Attorno a questo interessante concept Mark Waid e Boom! Studios costruiscono un capolavoro che, a tutti gli effetti, può considerarsi uno dei fumetti più azzeccati e affascinanti degli ultimi anni.
Waid si spinge ad un livello di decostruzionismo quale raramente si era assistito in precedenza. Abbiamo avuto Watchmen, abbiamo avuto Authority, abbiamo avuto Ultimates. Non è la prima volta che il Fumetto ci presenta un eroe un po’ più “sporco” di quanto il mainstream di solito non conceda. Ma mai nessuno, fino ad ora, aveva compiuto atti così folli, così esasperati e crudeli, da risultare agli occhi di tutti, insindacabilmente, Irredimibile.

L’opera si snoda come una folle corsa semplicemente alla ricerca di un “perché?”. Cosa è successo perché il più grande campione della Terra sia diventato il suo peggiore incubo?
Immaginate di contare le ore che mancano alla vostra morte. Non potete nascondervi: sente il vostro respiro. Il vostro ritmo cardiaco, il vostro stesso odore, sono come una bussola per lui. Non potete scappare, vi raggiungerebbe. Non potete combattere, vi schiaccerebbe.
Potete solo aspettare, riflettere, e cercare di capire.
Ed è questo quello che rende Irredimibile di Mark Waid un fumetto straordinario. Il fatto che, alla fine degli otto capitoli che compongono la prima stagione del lavoro, voi proverete comprensione per Tony. Forse non lo perdonerete, sicuramente non lo giustificherete. Ma lo comprenderete. Non avremmo forse noi reagito come lui? Non ci risulta forse difficile non provare tristezza per l’ineluttabilità del suo destino?

La follia, l’oscurità, sono dentro ognuno di noi, pronte ad emergere a poco a poco. Forse la vita stessa altro non è che un viaggio verso l’oscurità, se si pensa a quanto il destino dell’esistenza umana non sia che una sistematica perdita di purezza, dall’infanzia, alla fanciullezza, all’età adulta.
A ciò si aggiunga la percezione che può avere del mondo una forza della natura come il Plutoniano, per il quale la Terra altro non è che, cito testualmente, “un formicaio” dove stare sempre attenti a come si poggiano i piedi, e si potrà comprendere perfettamente quale rispetto abbia della vita umana un dio irato che ha perso negli uomini non solo ogni fiducia, ma anche ogni stima.

I disegni di Peter Krause sono una piacevolissima sorpresa, e riescono a dosare in maniera magistrale le atmosfere Silver Age che richiamano a un’età dell’oro per il Plutoniano e per la sua squadra, e le infernali, claustrofobiche sequenze della follia, della devastazione e della paura, ora che l’eroe è divenuto un mostro.
A Italy Comics va il merito di aver saputo puntare su una serie di indubbia e straordinaria qualità, un merito che sarebbe giusto e doveroso venisse ripagato da un riscontro di pubblico adeguato.

L’opera è disponibile in tre formati: si può scegliere lo spillato monografico mensile (24 pagine a 3 euro), la pubblicazione all’interno del magazine antologico Boom! Magazine (contenente 4 titoli Boom! Studios a 10,90 euro) o la recente soluzione in TP che raccoglie più episodi, arrivata al momento al solo Volume 2 (ma è di prossima usoita il 3°) e al n° 12 della serie.

Se pensate che mi addentrerò a commentare i dettagli di questa trama, le vostre aspettative rimarranno disattese. Non lo farò, semplicemente perché voglio farvi un regalo. Non voglio rovinarvi la lettura di una storia che vi fareste un torto a non leggere.

A cura di Marco Cecini
mighty.joe60
00lunedì 28 gennaio 2013 10:25
Gli altri SUPERMAN (Parte 3)

MR. MAJESTIC



Mister Majestic, il cui vero nome è Majestros (insignito del titolo di Lord sul suo pianeta di origine), è un personaggio dei fumetti creato da Jim Lee e H.K. Proger, pubblicato dalla Wildstorm, poi passata sotto l'egida del colosso DC Comics.

Mr. Majestic è uno dei personaggi più importanti nell'universo fumettistico Wildstorm, dotato di poteri straordinari, che lo rendono il più potente dei supereroi di questo mondo, in cui riveste essenzialmente, con alcuni distinguo, il ruolo di Superman nel cosmo DC.

Mr Majestic è un Lord di Khera ed un guerriero reduce da migliaia di anni di guerra su vari pianeti, fiero e potente come ogni Lord di Khera. Non smette mai di far pesare questo fatto con il suo atteggiamento da nobile nei confronti dei colleghi umani, questo provoca dissidi e scontri verbali, specie con Grifter. Ha un grande senso dell'onore.
Non mostra mai emozioni di nessun tipo e spesso rimane impassibile agli eventi. Al ritorno dei Wildcats originali sparisce spesso dalla scena intervenedo in alcuni scontri che coinvolgono i suoi compagni di battaglia.

Lord Majestros appartiene alla razza aliena dei Cherubini (provenienti dal pianeta Khera) che per millenni si sono opposti alla razza dei Deamoniti in una guerra che si sposta lungo tutto il cosmo.
Migliaia di anni fa infuriò una battaglia nel nostro sistema solare che provocò l'ammaraggio delle due razze sul nostro pianeta. La guerra proseguì sul nostro mondo influenzando la storia e la mitologia, in quanto entrambe le razze sono dotate di una longevità tale da essere considerati immortali.

Ha fatto parte negli anni sessanta del Team 1, un gruppo di supereroi fondato dal governo USA insieme a Lord Emp e Zelota diventando popolare fra la gente comune. Ad un certo punto sparì dalla scena, mettendosi in esilio in Groenlandia (viveva in solitudine in mezzo ai ghiacci), ignorando anche la guerra contro i Deamoniti. Non venne mai chiarito quale fu il motivo di questa scelta drastica, sebbene alcuni spunti siano forniti da una bambola di pezza abbandonata nella casa tra i ghiacci.

Quando l'originale gruppo Wildcats sparì nell'esplosione di una nave spaziale, Veggente (o Savant, sorella di Zelota) convince Lord Majestros a tornare ed a mettersi alla guida della nuova formazione del supergruppo.
Da notare che durante il crossover Fuoco dal Cielo, si scoprì che Mr. Majestic uccise John Kolt membro del Team one, Lord Kerubino e amante di Zelota. John era ammalato di uno strano cancro e chiese a Mr. Majestic di terminarlo. La personalità del Lord fu in seguito scaricata all'interno di Spartan.

A seguito della catastrofe globale tornerà nuovamente tra le file dei Wildcats dopo un nuovo periodo di allontanamento. Mr. Majestic durante lo svolgersi della catastrofe ha protetto le Hawaii limitando quasi completamente i danni. In seguito si occuperà della ricostruzione del pianeta con gli altri supereroi.


Poteri e abilità

Oltre ad essere un grande combattente ed un esperto lottatore possiede un quoziente intellettivo geniale ed è dotato di una vasta gamma di poteri superumani; i principali dei quali sono gli stessi super-poteri che caratterizzano Superman, ovvero:

• Forza sovrumana
• Super velocità (in particolari condizioni può superare la velocità della luce)
• Resistenza sovrumana
• Vista a raggi X (e microscopica)
• Vista calorifica (un fascio laser dagli occhi in grado di surriscaldare e fondere oggetti e ustionare le persone, di cui può controllare l'intensità)
• Soffio congelante (soffiando è in grado di generare temperature artiche con cui congelare oggetti e persone)
• Invulnerabilità
• Volo

Inoltre possiede dei sensi incredibilmente acuti e la sua natura di Cherubino gli consente l'emissione di energia, la sopravvivenza nello spazio aperto ed una longevità di gran lunga superiore a quella umana che lo rende quasi immortale. In più possiede poteri psionici di telepatia e telecinesi anch'essi derivati dalla natura Cherubina del personaggio.

(da Wikipedia Italia)
fotomago
00lunedì 28 gennaio 2013 10:53
Apollo di Authrity



Apollo: "Il re del sole". Il suo vero nome è ignoto. Le sue caratteristiche si rifanno chiaramente a quelle di Superman con poteri esplicitamente di origine solare. Ha una relazione sentimentale con Midnighter, suo compagno di squadra sin dai tempi di Stormwatch, con cui si è sposato. La loro relazione alla luce del sole e il loro matrimonio hanno fatto molto discutere non solo le riviste specializzate, ma anche i mass-media in genere. Questa rappresentazione esplicita dell'omosessualità costituisce una novità in ambito supereroistico e colpisce anche per l'evidente paragone e accostamento a una coppia virile come quella di due delle icone della DC Comics, Superman e Batman.
mighty.joe60
00lunedì 28 gennaio 2013 15:11
Gli altri SUPERMAN (Parte 4)

SUPREME




1992 – Rob Liefeld e un gruppo di amici fonda la Image: terzo polo fumettistico americano, nuova casa editrice, nuova colosso editoriale, nuovo universo narrativo etc.

Passano pochi mesi e Liefeld ha la “geniale” idea di creare una sua versione di Superman, aggiornata e al passo con tempi ovvero: violenta e spietata, brutale ai limiti della cattiveria. In pochi numeri vediamo il Maestoso Gigante d’Alabastro (soprannome di Supreme) tornare sulla Terra dopo un lungo esilio volontario (l’unica bella idea del concept originale, poi casualmente ripresa da Singer per il film Superman Returns) e massacrare un gruppo di terroristi asserragliatisi in un aeroporto. Alcuni fatti letteralmente a pezzi con calci e pugni, altri fusi con la vista calorifica. Sembra uno splatter-punk degli anni ’80, invece è (o vorrebbe essere) un Superman moderno e cool.

Potrà anche sembrare strano, eppure questo titolo tira avanti per 40 numeri, mentre altre collane Image chiudono i battenti. Certo, per trattenere i lettori il buon Liefeld (o meglio, Jim Valentino, lo sceneggiatore di turno) ha bisogno di “svecchiare” ulteriormente il personaggio tramutandolo in un cattolico pazzo e invasato. Però il fumetto vende, se la cava e riesce a non soffocare sotto altri fumetti sui super-tizi. Intanto, in Italia la Star Comics ha comprato tutto il parco Image e pubblica le prime storie di Supreme nello speciale Star Magazine Oro 8. Il pubblico italiano sembra apprezzare, ed ecco che Supreme diviene ospite fisso sulla collana Extreme, un antologico con il meglio dei lavori firmati Liefeld. Ma la pacchia dura poco e con il numero 12 la collana italiana chiude. All’attivo, solo 11 episodi di Supreme.



1996 – Alan Moore giunge alla corte di Liefeld con il compito (e la gran voglia, evidente dall’entusiasmo che il Bardo infonde nei suoi progetti) di ricostruire e ri-scrivere tutto l’universo narrativo creato da Rob (detto Extreme Universe, poi Awesome Universe). Purtroppo l’operazione non va completamente in porto, a causa dei problemi finanziari cui sono vittima Liefeld e le case editrice che egli fonda e vede fallire nel giro di pochi anni (dimenticavo: nel frattempo Rob è stato cacciato dalla Image). Ma che sia la Maximum o la Awesome, l’operazione di Moore è ben precisa e tira dritta come un treno: restituire verginità al fumetto supereroistico. Ancora alla Image scrive la miniserie di 6 numeri intitolata 1963, nella quale riscrive a modo proprio il Marvel Universe con i suoi “eroi dalle grandi responsabilità”. Disegni retrò di Rick Veitch (molto kirbyani, puro stile anni ’60) fanno sì che la Star Comics preferisca lasciare inedita questa mini nel nostro paese.

Ma 1963 è solo il primo passo, un mezzo utilizzato da Moore per riprendere familiarità con gli uomini in calzamaglia (non ne scriveva più le gesta da molti anni) e capire bene in che modo impostare il “Rinascimento fumettistico”. Lo scrittore inglese era all’epoca molto amareggiato dalla piega oscura e violenta presa dal fumetto americano, che dalle sue opere (Killing Joke, Watchmen, V for Vendetta) pescava solo gli elementi più superficiali, estremizzandoli sino all’eccesso (per gli eroi Image era normale uccidere senza porsi tanti problemi, ad esempio). Con 1963 inizia ad infondere ingenuità e sense of wonder a storie e personaggi, creando atmosfere tipicamente Silver Age (il fumetto che lui più ama).

Poi Liefeld gli porge su di un piatto d’argento l’Extreme Universe e Moore le rivolta come un guanto (o inizia a rivoltarlo; vedremo infatti come l’operazione resterà purtroppo incompiuta). Il punto di inizio è appunto Supreme, il titolo commercialmente più forte tra quelli pubblicati dall’etichetta di Rob. L’idea di Moore è questa: Supreme è una copia di Superman? Allora perché non spingere il pedale sino in fondo e vedere dove conduca la corsa? Bisogna oltretutto ricordare due cose fondamentali: a) Moore adora Superman; b) Moore odia la DC e nel 1986 ha giurato di non lavorarvi più. A questo punto, Supreme diventa il modo migliore per scrivere le storie di Kal-El senza avere a che fare con i dirigenti della DC.

Il Bardo di Northampton inizia a scrivere la collana del Maestoso Gigante d’Alabastro con il numero 41, e si comporta come se si tratti di un numero 1 vero e proprio (espediente da lui già utilizzato, anche se in maniera un po’ diversa, su Captain Britain e Swamp Thing). Parte un meccanismo di ricostruzione del passato del personaggio (con la scusa di un’amnesia, Supreme insieme a noi scopre passo passo la proprie origini) che ricalca fedelmente la vita di Superman. In un gioco di rimandi e citazioni, è sufficiente per Moore cambiare i nomi ed ecco Ethan Crane/Clark Kent, Little Heaven/Smallville, Omegapolis/Metropolis, Daris Dax/Lex Luthor, Judy Jordan/Lana Lang… bastano un paio di numeri e la nostra mente compie in automatico il meccanismo di traslazione delle storie, che “assorbiamo” come avventure di Superman nonostante il cambio dei nomi.

A partire dal quarto episodio, questa rifondazione si espande a tutto il DC Universe con l’introduzione del Professore Notte e Crepuscolo (Batman e Robin), Glory (Wonder Woman), Mighty Man (Capitan Marvel), Roy Roman (Aquaman) e Waxman (Sandman). E questo solo per citare i più importanti!



Non pensiate però che il lavoro di Moore sia stato solo un riscrivere personaggi già noti. In verità, egli rimodella l’universo narrativo di Liefeld sino a dargli coesione, inserendone i personaggi (gli Youngblood in primis) in un contesto nel quale non solo la Silver Age non è mai finita, ma il meta-fumetto la fa da padrone. Con il progredire dei numeri infatti Moore affonda gli artigli in tutta la Storia del Fumetto (fa Kurtzman a Kirby, da Sterenko a Siegel), costruendo una lunga cavalcata alla riscoperta dell’avventura e del divertimento. Lontano anni luce dai blood-qualcosa che caratterizzavano gli inizi di Liefeld. Di quest’operazione fa parte anche la miniserie Judment Day, una sorta di crossover che coinvolge tutti i personaggi del solito Rob e che parte da questa domanda: cosa succederebbe se un supereroe commettesse un omicidio? Quali leggi andrebbero applicate al suo crimine? Quale tribunale lo giudicherebbe? E quale giudice lo condannerebbe? L’epilogo di tale miniserie è poi un albo nel quale Moore ricrea i vecchi personaggi di Liefeld e li prepara al rilancio, sempre sotto la propria penna.

Purtroppo, a questo punto Liefeld si ritrova definitivamente senza un centesimo e tutta l’operazione di Moore va a puttane. Supreme chiude con il 22esimo episodio, ovvero due in meno rispetto a quanto previsto dallo stesso scrittore inglese (per fortuna l’episodio 22 non si conclude con un cliffhanger, ma sembra anzi chiudere il cerchio con la primissima storia. Quasi un finale di gestione, insomma); di Youngblood escono il numero 0 e i primi tre; di Glory lo 0 e i primi due. La serie dedicata agli Alleati (ovvero la JLA) non vede mai la luce.

Per quanto incompleto questo lavoro (per Youngblood erano già pronte una decina di sceneggiature, idem per Glory), quanto fatto da Moore per l’Extreme Universe è di fondamentale importanza per diverse ragioni: non solo inventa il meccanismo dei flash-back “d’epoca”, nei quali il disegnatore imita lo stile di disegno del periodo storico in cui il flash-back è ambientato (tale idea la copieranno tutti, da Mark Millar a Brian Michael Bendis); soprattutto Supreme restituisce al fumetto supereroistico quella freschezza e quella purezza così lontane dai panorami apocalittici del Revisionismo anni ’80.

Tutt’oggi resta una delle opere più importanti di Moore, nonché l’opera più importante degli anni ’90 (almeno, per quanto concerne il supereroismo). Certo un’opera imperfetta (tanti disegnatori, troppi, che rendono disomogeneo il risultato finale), all’epoca sottovalutata nonostante gli Eisner Awards. Con gli anni è stata invece riscoperta e in molti fumetti è possibile riscontrarne influenze grandi e piccole (persino certe idee del Crisi Infinita di Geoff Johns provengono dal primo episodio del Supreme mooriano).


(A cura di Massimo Rubbino)

mighty.joe60
00lunedì 28 gennaio 2013 15:24
Gli altri SUPERMAN (Parte 5)

TOM STRONG





Tom Strong è un personaggio creato da Alan Moore e Chris Sprouse per la linea di fumetti America's Best Comics pubblicata dallaWildstorm Comics.

Il personaggio più che un emulo di Superman, è un incrocio tra Tarzan (di cui riprende le origini) e Doc Savage in cui Moore può così rendere omaggio agli eroi dei pulp magazine (i progenitori diretti dei vari supereroi dei comic books) e alle avventure esotiche e meravigliose (e infatti le sue storie sono ambientate anche nel selvaggio west, in altri universi paralleli, in giungle misteriose ecc.).


Biografia del personaggio

Tom Strong viene cresciuto sull’isola di Attabar Teru in una cabina con gravità diversa da quella terrestre e con una educazione impartita da un robot creato dal padre che vuole farne un perfetto prototipo di una nuova specie umana (una sorta di superuomo eugenetico). Infatti Tom possiede un fisico (con annessa super forza e super resistenza) e una intelligenza che lo rendono superiore ai comuni esseri umani.

Una volta cresciuto Tom arriva a Millennium City diventandone il campione celebrato in tutto l’ABC universe (con tanto di fan club gestito dai suoi aiutanti). È sposato con Dahlua, originaria dell’isola di Attabar Teru, e ha una figlia di nome Tesla che possiede le sue stesse capacità. I suoi assistenti sono Pneuman, un robot costruito da suo padre, e King Solomon, scimmia cresciuta artificialmente che possiede caratteristiche umane.

Alan Moore ha scritto tutti i numeri della serie fino al 22, poi si sono succeduti diversi autori come Joe Casey, Geoff Johns, Brian K. Vaugh e perfino lo scrittore di fantascienza Michael Moorcock amico dello sceneggiatore inglese. È stato annunciato il suo ritorno per il numero finale (il 36) in cui si troverà faccia a faccia con la fine dell’Universo distrutto nelle pagine di Promethea. Collegati alla serie regolare sono usciti anche alcuni spin off come Tom Strong's Terrific Tales, The Many Worlds of Tesla Strong e Terra Obscura dedicata al Tom Strong di una terra alternativa.

La serie è terminata con il numero 36. Anche se diritti di sfruttamento rimangono della Wildstorm non ci sono progetti per una nuova stagione con altri autori.


Edizione italiana

Tom Strong è stato pubblicato su America's Best Comics, periodico di 96 pagine edito dalla casa editrice Magic Press che conteneva tutte le serie create da Alan Moore per la casa editrice di Jim Lee.
Sono anche usciti 6 volumi che racchiudono tutti i 36 episodi della serie.
I molti mondi di Tesla Strong è uscito come volumetto a sé stante.

(da Wikipedia Italia)



mighty.joe60
00lunedì 28 gennaio 2013 15:31
Gli altri SUPERMAN (Parte 6)

SUPERGOD



In una terra alternativa, le superpotenze mondiali hanno cominciato una corsa agli armamenti tutta particolare; nessuna atomica o altro mezzo di distruzione di massa, ma la ricerca spinta della creazione del superuomo più potente.
Una scelta del genere porterà a sconvolgere il mondo.

Si può dire che un autore di fumetti è un genio? Certamente con Warren Ellis (autore di Supergod) si può e doverosamente.
Cosa accadrebbe se l’uomo si spingesse troppo oltre nel voler giocare a fare Dio? E se nella sua follia riuscisse a generare un super-essere quali sarebbero le conseguenze?
Ellis risponde con lucidità e estrema spietatezza a questa e altre domande con una trama coinvolgente, condita da un sarcasmo sotteso che acuisce la drammaticità aumentando l’empatia con il lettore.

Dopo la lettura di Supergod si potrebbe concludere che sarebbe meglio l’uomo non superare certi limiti, "perché gli dei non ragionano come gli uomini".



Supergod è un fumetto edito da Avatar (non quello di Cameron, qui non ci sono Na'Vi, anche se effettivamente uno dei protagonisti è di colore blu), disegnato da Garrie Gastonny e scritto da Warren Ellis, la storia ben congegnata narra di un ucronia, cioè di un passato alternativo in cui la Guerra Fredda non è mai finita (in puro stile Atompunk) e le maggiori potenze mondiali hanno continuato le loro ricerche folli in vari campi scientifici come la cibernetica, la manipolazione genetica, l'irradiamento nucleare, per consentire la creazione di super uomini, divinità artificiali in grado di aiutare e difendere il proprio paese dalle minacce esterne.

Non abbiamo un Superman con il suo tracotante desiderio di giustizia, non abbiamo uno Spider-man con i suoi dubbi sul bene e il male accompagnati dai suoi drammi giovanili. Non ci troviamo di fronte a super eroi umani ma piuttosto ci troviamo di fronte ad entità superiori che ragionano in maniera totalmente trascendentale rispetto ai canoni umani. Impossibile decifrare o analizzare questi super uomini più simili a dei che a miseri mortali. Una corsa frenetica agli armamenti che sfocia nella creazione di "uomini"/armi di distruzione di massa, in grado di uccidere o disintegrare qualunque cosa solo con la forza del pensiero, una brocca piena che aspetta solo la classica goccia per traboccare e inondare il mondo.

La goccia arriva con la nascita di Krishna, il superdio indiano programmato per salvare l'India, peccato che per Krishna salvare l'India equivalga ad eliminare il 90% della popolazione del suo paese. Comincia così uno sanguinoso scontro tra super umani potenziati per la supremazia a discapito dell'obiettivo primario per cui erano stati creati: la salvezza dell'umanità. Ovviamente non voglio fare spoiler e quindi non aggiungerò null'altro dettaglio alla trama per non rovinarvi la lettura di questo fantastico fumetto auto-conclusivo.

L'impaginazione è perfetta, il testo scorre velocemente anche se a volte bisogna soffermarsi a riflettere per via delle tematiche filosofiche trattate, la grafica rispetto ai canoni americani è ben superiore rispetto ai blasonati Marvel e DC anche se non siamo ai livelli grafici di Spawn è comunque un'opera magnifica e non è la solita storia di super eroi made in USA.

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