Vi parleròdi V, semplicemente una lettera, dietro una maschera, che tale rimane... per sempre! Il capolavoro di Alan Moore che, ha preso tutti gli ideali e i sogni che ho nel cuore, e ci ha fatto un fumetto, a sua volta divenuto un simbolo!
Chi più di V, in V for Vendetta, rappresenta la maschera dell'eroe, e non l'eroe dietro la maschera? Chi meglio di lui ne incarna l'ideale per un mondo da rimodellare, senza imposizioni, in un concetto di anarchia, il più bello possibile ed il più vicino a ciò che idealmente dovrebbe significare, molto lontano da quel associarlo al caos distruttivo, o ad un mondo senza regole, perché anarchia non significa affatto questo!
Mai come nel caso di V for Vendetta, ho visto un fumetto paragonabile per temi ed argomenti, ad un saggio sulla filosofia. Se ci si lascia prendere da V, viene la voglia di provare a cambiarlo davvero questo mondo costrutio su ideali pessimi, anzi senza ideali, ma in balia della corsa al peggiore dei propositi, l'arricchimento a scapito altrui.
Perché, la sua eredità la lascia a quella che prima era una semplice e quasi inutile ragazza, perché il corso degli eventi li lascia scorrere attraverso gesti di uomini e donne come noi, gente di tutti i giorni, che assieme, trovano la forza, e la disperazione a motivarla, per una rivoluzione. Per un ribaltamento del sistema.
Un fumetto simbolico, un personaggio simbolo, agli antipodi del concetto pirandelliano delle cento e mille facce, che seppur restano, sono tutte raccolte dentro un'idea, un'idea a cui non si può sparare :)
Ed ancora, prima di poter rinascere, ogni persona, dovrà rendersi conto della propria colopevolezza nell'aver reso tutto ciò che è il mondo, il sistema che lo governa, possibile.
V non lotta per i poveri, dando loro dei soldi o proteggendo i più deboli, non controlla l'ordine, costituito direbbe De Andrè :), non ricalca nessun clichè del supereroe o dell'eroe in genere, infatti V non è un eroe! E' un rivoluzionario, un terrorista, un distruttore.
La fine e l'inizio, esattamente il contrario di ogni concetto legato alle religioni avventistiche, che aspettano un Superman che arrivi a fare quello che non siamo capaci di fare, ed esattamente il contrario di ciò che la morte rende purtroppo facile per ogni uomo il considerare la propria esistenza, come qualcosa che inevitabilmente finirà, per cui ogni gesto resterà vano e vuoto.
Ricorda per sempre il cinque(V) novembre :)
[Modificato da hacktuhana 05/01/2013 07:42]