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Fumetti, il nostro modello ideale...maschere e facce!

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2014 16:54
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05/01/2013 09:49

C'è molto più della carne dietro questa maschera. C'è un'idea, e le idee sono a prova di proiettile.
da V

"Batman è l'eroe che Gotham si merita, ma di cui non ha bisogno in questo momento…
Perché lui può sopportarlo… È un vigilante che vaga nell'ombra… È un Cavaliere Oscuro."


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Nathan Never
05/01/2013 15:23

gran bel leggere

gran bel 3D

avanti cosi'
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06/01/2013 10:02

Anch'io, come qualcun altro, ho letto di tutto. Dopo il corriere dei piccoli, Batman/Nembo Kid (di cui ero un patito della Legione dei Super eroi (tanti costumi diversi e tanti colori), Geppo, Tiramolla, Kriminal, Satanik, Diabolik (molto meno) et similia, sono passato alla Marvel decisamente più omogenea e con una certa continuity (devo dire che super eroi con super problemi è stata una carta vincente, non se ne poteva più di Superman e del nemico di turno che usava sempre la Kryptonite per metterlo in difficoltà).

A questo punto sono cresciuto con la Marvel/Corno per un buon decennio e lì ho conosciuto anche personaggi meno usuali come Conan il Barbaro che mi ha subito "Acchiappato" al punto che con l'avvento della Comic Art ho acquistato tutto il materiale a lui inerente (a quel punto lavoravo e potevo permettermelo)

Dopo alcuni anni si "silenzio" la Marvel è rientrata timidamente nella mia vita con varie case editrici come Bunker Press, Star Comics, Play Press e qui è iniziata un'odissea continuata ininterrottamente fino a poco fa (cosa che con la Corno non potevo permettermi essendo troppo piccolo per comprarmi tutto)

Nel frattempo sono entrato nel mondo delle case indipendenti (indipendenti da Marve/DC) come Image, CrossGen e Dark Horse (sempre rigorosamente edizioni italiane) e ho iniziato ad acquistare regolarmente serie italiane come Nathan Never, Legs Weaver, Lazarus Ledd, Gregory hunter, Brad Barron etc...

Naturalmente anche l'Universo DC l'ho seguito con regolarità, con la Cenisio prima, con la Glenat poi e con la Play Press e la Planeta infine.

Nel mezzo ho avuto modo di conoscere il fumetto d'autore con riviste quali Metal Hurlant e Pilot e con artisti del calibro di Druillet (me ne sono innamorato negli anni 70 dopo aver visto una sua esposizione ad una mostra), Moebius, Bilal, Corben, Caza, Macedo, Gimenez etc.. fino ad arrivare agli italianissimi Bianchi, Azpiri, Frezzato, Patrito etc..

In questo immenso panorama, dire quale sia il personaggio più importante o a cui sono più affezionato è veramente difficile.

Nel mio viaggio a New York, quando l'allora Presidente della Marvel Comics (di cui ora mi sfugge il nome) mi chiese quale personaggio preferissi ed il perchè, mi venne spontaneo dire "Spider-Man" perchè mi era più facile spiegare i motivi (in quel periodo tra l'altro era stato rilanciato da Todd McFarlane).

Insomma, oggi, dopo oltre 12.000 fumetti tra quelli esposti in casa ed, ahimè, quelli inscatolati in Garage, ma molti di più effettivamente letti se considero tutti i Corno (Marvel e Magnus/Bunker), i vari Topolino, Zagor, Tex, Piccolo Ranger, Capitan miki, Blek, Comandante Mark, Zakimort, Gesebel e chi più ne ha più ne metta,
veramente non saprei quale definire il mio preferito, Thor è stato sicuramente uno dei miei preferiti perchè fin da piccolo mi è sempre piaciuta molto la mitologia nordica fin da quando lessi o vidi al cinema (non ricordo cosa venne prima) la storia di Sigfrido e le storie di Asgard in appendice ai fumetti del "Mitico".

In passato, e forse anche oggi, preferivo i gruppi, La legione dei Super eroi prima ed i Vendicatori dopo.

Vabbè dopo questo papiro, di cose da dire ne avrei ancora parecchie ma mi sembra di capire che alcuni di noi hanno avuto un tragitto simile (a seconda dell'età eheh vero Andrea?) e molti hanno gusti che spaziano dal super eroismo puro al fantasy alla fantascienza per lo più italiana.

Solo una cosa: Non sopporto i Manga, l'unico che ho letto con regolarità è stato AKIRA e la sola versione a colori. [SM=g27989]
[Modificato da mighty.joe60 06/01/2013 10:06]

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28/01/2013 09:56

Gli altri SUPERMAN (Parte 1)

Volevo parlare dei "Super-Personaggi" tra i più e meno noti che, nelle varie case editrici, nel corso degli anni, hanno fatto la parte del "Superman" perchè ne hanno decisamente preso spunto (somiglianza fisica, poteri e/o origini), o perchè sono comunque stati in qualche modo la "Superman Version" di una o dell'altra testata.

Iniziamo dal Capitan Marvel (Shazam) della Fawcett

CAPITAN MARVEL



Capitan Marvel è l'alter ego di William Billy Batson, un ragazzo di 15 anni rimasto orfano. Si mantiene lavorando come reporter radiofonico e segretamente viene scelto come campione del bene dal mago Shazam. Ogni volta che Billy pronuncia il nome del mago (Shazam!), è immediatamente colpito da un fulmine magico che lo trasforma in un supereroe adulto con immensi poteri e le abilità di sei figure mitologiche:

la saggezza di Salomone;
la forza di Ercole (Hercules in inglese);
la resistenza di Atlante;
il potere di Zeus;
il coraggio di Achille;
la velocità di Mercurio.

Billy ha deciso di condividere questo potere (perdendo parte della sua forza e energia) con la sorella che si trasforma in Mary Marvel e Freddy Freeman che diventa Capitan Marvel Jr. (dal 2006 succederà a Billy nei panni di Shazam per la DC Comics). Insieme sono il nucleo che forma la Famiglia Marvel, un gruppo di supereroi dedito a combattere il male.

Tra i suoi più grandi nemici vi sono Black Adam, un egiziano dotato di poteri simili ai suoi, un verme in grado di controllare i cervelli delle persone, ma soprattutto il megalomane Dottor Sivana, suo zio acquisito.

Acclamato come "Il mortale più potente del mondo" nelle sue avventure (e soprannominato The Big Red Cheese dal suo nemico Dottor Sivana, un epiteto adottato anche dai fan per il loro eroe), Capitan Marvel fu l'eroe più popolare degli anni quaranta (basandosi sui dati di vendite). La serie Captain Marvel Adventures durante la metà degli anni quaranta vendette più copie di Superman e di altri famosi albi di supereroi. Di fatto tra il 1942 e il 1946 questa serie totalizzava un milione e trecentomila copie al mese (circa il doppio di Batman). Capitan Marvel fu anche il primo supereroe ad essere adattato in un film nel 1941 (Adventures of Captain Marvel).

Nel tratteggiare i visi e le espressioni dei protagonisti, il disegnatore Beck si ispira a personaggi reali o creati in opere letterarie:

Capitan Marvel = l'attore di commedie cinematografice Fred MacMurray.
Mary Marvel = l'attrice Judy Garland.
Capitan Marvel Jr. = è una via di mezzo tra Peter Pan e il personaggio creato da Charles Dickens dal nome Tiny Tim. Questi appare nel racconto dello scrittore inglese A Christmas Carol.
Lo scienziato pazzo Dottor Thaddeus Bodog Sivana = un farmacista del vicinato di C.C.Beck.

A partire dalla fine degli anni quaranta, le vendite dei fumetti di supereroi cominciano a calare ma la vera crisi per la Fawcett Comics è la perdita (in appello) della causa intentatagli dalla DC Comics già a partire dal 1941. Secondo i legali della DC, la Fawcett aveva creato Capitan Marvel plagiando il personaggio di Superman. La contesa riguardava il mantello, la capacità di volare, la superforza e persino le pose assunte dal personaggio nei disegni. Quando la causa legale ha inizio,il personaggio della Fawcett è il più venduto albo a fumetti dell'epoca arrivando a superare il milione di copie vendute. Di fatto è la vera nemesi storica dell'Uomo d'Acciaio. Tra l'altro la Corte si pronuncia a favore della Fawcett nel 1951 ma la DC Comics riesce a vincere in appello nel 1953. Le conseguenze sono due:

una multa da 400.000 dollari da pagare all'editore di Superman e Batman.
la sospensione di tutte le pubblicazioni di Capitan Marvel. Whiz Comics finisce con il n.155 (giugno 1953) e Captain Marvel Adventures con il n.150 (novembre 1953). Marvel Family chiude con il n.89 (gennaio 1954). Questo albo è l'ultimo che vede come protagonisti questi personaggi pubblicati dalla Fawcett Comics. La prossima pubblicazione di una storia inedita di Capitan Marvel arriva dopo 19 anni e paradossalmente sotto l'etichetta e la direzione della DC Comics cioè la casa editrice che ne aveva preteso la scomparsa dal panorama editoriale dei fumetti. La DC, infatti, prese la licenza di pubblicare i personaggi della Marvel Family dalla Fawcett Comics (ormai impossibilitata ad utilizzarli) nel 1972 (i diritti vennero acquisiti in via definitiva solo nel 1980).

La prima serie che introduce Capitan Marvel e la Marvel Family nell'Universo DC porta il titolo Shazam! ed esce con data di copertina febbraio 1973. La serie non può usare in copertina il titolo Captain Marvel in quanto è stato registrato dalla Marvel Comics per il suo Capitan Marvel.

Origini post-Crisis

Billy Batson è un ragazzino orfano che vive a San Francisco (non più nella città immaginaria Fawcett City creata per il personaggio negli anni settanta). Come nella versione classica (Golden Age) i poteri gli vengono donati dal mago Shazam in un tunnel abbandonato della metropolitana. Le differenze più significative stanno nel fatto che il Dottor Sivana è lo zio di Billy ed è stato lui ad ucciderne i genitori per appropriarsi della loro assicurazione sulla vita e finanziare i suoi esperimenti scientifici. Tra l'altro durante uno di questi, libera accidentalmente Black Adam dalla sua prigione in un'altra dimensione. Black Adam aveva ottenuto in passato gli stessi poteri di Capitan Marvel da Shazam. Il mago però si era pentito della sua scelta a causa della malvagità di Adam e così lo aveva imprigionato. Billy si trova ad affrontarlo come prima prova da supereroe e riesce a sconfiggerlo dimostrandosi degno dei suoi poteri magici.

L'innovazione migliore e più duratura di questa versione narrata da Roy Thomas consiste nello stabilire definitivamente che quando avviene la trasformazione del ragazzino Billy nell'adulto Capitan Marvel, la mente e le emozioni del supereroe rimangono quelle di un adolescente. Il fatto era già stato accennato fin dalla Golden Age ma non se ne erano mai accentuate le conseguenze sul comportamento di Capitan Marvel (per esempio l'impaccio, l'ingenuità e il senso di stupore tipici di un quindicenne).


The Trial of Shazam
Durante Crisi infinita, la roccia dell'Eternità fu distrutta dallo Spettro, che provocò la sparizione dei poteri in Capitan Marvel Jr. e Mary Marvel. Capitan Marvel si trasforma in Marvel, e che assume il vecchio posto del Mago Shazam come custode della Roccia dell'Eternità, e il suo costume, un tempo rosso, diventa bianco candido.



Marvel propone a Freddy Freeman di sottoporsi ad un tentativo di dimostrarsi degno di sostituirlo nel ruolo di Capitan Marvel. Ognuna delle sei divinità che hanno contribuito coi loro poteri - Salomone, Ercole, Atlante, Zeus, Achille e Mercurio - metteranno alla prova Freddy, in un processo simile alle dodici fatiche di Ercole, che Freddy dovrà completare con successo in modo che gli venga concesso il potere di quel particolare dio; se egli compirà con successo tutti e sei i compiti, assumerà il nome di Shazam.

Zareb Babak, un negromante retrocesso, farà da guida a Freddy durante le sue prove. Allo stesso tempo, tuttavia l'organizzazione criminale conosciuto come il Consiglio di Merlino propongono un proprio candidato, una maga creola di nome Sabina. Se vincerà le prove, allora il potere di Shazam sarà perso per la Famiglia Marvel e lei ne avrà il controllo. Freddy e Sabina finiscono per competere testa a testa per molte delle prove.

Freddy supera le prove di Salomone e Achille, guadagnando saggezza e invulnerabilità, ma ottiene solo la metà della forza di Ercole, dopo che Sabina ruba ciò che è possibile da lui. Sabina uccide più tardi Atlante e ruba il suo potere di resistenza, lasciando Freddy a sopportare il suo onere, benché venga poi sostituito da Billy Batson alias Marvel.

Apollo è il candidato adatto per sostituire Atlante nel pantheon dei poteri di Shazam, ma decide di dividere egualmente la sua capacità di guarigione tra i due concorrenti, a seguito di una battaglia contro Freddy.

Sabina uccide centinaia di Elfi per trovare il dio Mercurio, riuscendo poi a rubare i poteri di Mercurio lasciandolo ferito, mettendosi infine in parità con Freddy. Con l'aiuto di Marvel e della Justice League, Freddy combatte Sabina e i demoni di Merlino per il diritto di convocare Zeus e di ottenere il suo potere, che lei riuscirà se si impadronire di un milione di anime.

Dopo aver dimostrato lo stesso disposto a sacrificare la propria vita per impedire a Sabina di ottenere tutti i poteri di Shazam, Zareb rivela che egli stesso è Zeus travestito, e concede a Freddy i pieni poteri di Shazam.

Sabina è gettata attraverso un portale, apparentemente sconfitto, e la sua legione di demoni cacciati, e Freddy diventa Shazam per la prima volta. Come Shazam, Freddy indossa il costume che fu di Capitan Marvel, con i colori giallo-rosso e capelli più lunghi. Ora Freddy dice «Shazam» per trasformarsi, anche se può pronunciare la parola senza trasformarsi e se lo desidera può trasformarsi solo con la forza di volontà.



Differenze da Capitan Marvel (Billy Batson)

I superpoteri dei due personaggi hanno origini magiche legata al Mago Shazam. I costumi e la trasformazione sono simili anche se con qualche differenza: Billy Batson grida il nome «Shazam!» e si trasforma in un supereroe adulto mentre Freddy pronuncia il nome «Capitan Marvel» restando un adolescente. Quindi nel caso di Capitan Marvel Junior non avviene un cambio di età biologica durante la trasformazione.

Quando la Fawcett Comics decide di dedicare un serie regolare a Capitan Marvel Junior, non vuole semplicemente creare delle storie basate su una versione adolescenziale del suo personaggio più famoso. Grazie all'artista Mac Raboy si tenta un approccio diverso al personaggio. Lo stile di questo disegnatore è molto realistico e si trova agli antipodi rispetto al tratto grottesco e quasi caricaturale di C.C.Beck, creatore e disegnatore di Capitan Marvel sulla serie Whiz Comics. Con data novembre 1942 viene lanciata la serie regolare Captain Marvel Jr. incentrata sulle avventure del nuovo Capitano. Il modo di raccontare e disegnare le storie comincia a differire da quello utilizzato sugli altri albi della Fawcett Comics. I disegni di Mac Raboy contribuiscono a dare un'impostazione più realistica sia alle storie che alle fattezze dei personaggi.

(da Wikipedia Italia)
[Modificato da mighty.joe60 28/01/2013 10:26]

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28/01/2013 10:15

Gli altri SUPERMAN (Parte 2)

IL PLUTONIANO (Dal fumetto: "Irredimibile")



Testi: Mark Waid
Disegni: Peter Krause
Edizione Originale: Irredeemable, Boom! Studios
Edizione Italiana: Italy Comics

Loro. Sei miliardi, limitati, mortali, piccoli, fragili.
Lui. Unico, velocità illimitata, forza incalcolabile, radiazioni oculari, invulnerabilità.
Il Plutoniano è il più grande eroe che il mondo abbia mai conosciuto. I suoi poteri sono qualcosa che trascende l’umana comprensione per perdersi nel reame della fantasia.
Le sue imprese insieme agli altri eroi che compongono il super-team Paradigma sono state innumerevoli. Ma, pur nella sua grandezza, questo eroe non è privo di una sua fragilità.

Come ogni uomo, desidera amare ed essere amato. Come ognuno di noi, soffre. Spera. Prova paura. Ha bisogno di rassicurazione, di conferme. Ha bisogno di pace, di un rifugio dallo stress delle proprie responsabilità. Come per tutti noi, la sua mente può spezzarsi.
Ma cosa succede quando a spezzarsi è un essere talmente potente da apparire un dio fra gli uomini?



Attorno a questo interessante concept Mark Waid e Boom! Studios costruiscono un capolavoro che, a tutti gli effetti, può considerarsi uno dei fumetti più azzeccati e affascinanti degli ultimi anni.
Waid si spinge ad un livello di decostruzionismo quale raramente si era assistito in precedenza. Abbiamo avuto Watchmen, abbiamo avuto Authority, abbiamo avuto Ultimates. Non è la prima volta che il Fumetto ci presenta un eroe un po’ più “sporco” di quanto il mainstream di solito non conceda. Ma mai nessuno, fino ad ora, aveva compiuto atti così folli, così esasperati e crudeli, da risultare agli occhi di tutti, insindacabilmente, Irredimibile.

L’opera si snoda come una folle corsa semplicemente alla ricerca di un “perché?”. Cosa è successo perché il più grande campione della Terra sia diventato il suo peggiore incubo?
Immaginate di contare le ore che mancano alla vostra morte. Non potete nascondervi: sente il vostro respiro. Il vostro ritmo cardiaco, il vostro stesso odore, sono come una bussola per lui. Non potete scappare, vi raggiungerebbe. Non potete combattere, vi schiaccerebbe.
Potete solo aspettare, riflettere, e cercare di capire.
Ed è questo quello che rende Irredimibile di Mark Waid un fumetto straordinario. Il fatto che, alla fine degli otto capitoli che compongono la prima stagione del lavoro, voi proverete comprensione per Tony. Forse non lo perdonerete, sicuramente non lo giustificherete. Ma lo comprenderete. Non avremmo forse noi reagito come lui? Non ci risulta forse difficile non provare tristezza per l’ineluttabilità del suo destino?

La follia, l’oscurità, sono dentro ognuno di noi, pronte ad emergere a poco a poco. Forse la vita stessa altro non è che un viaggio verso l’oscurità, se si pensa a quanto il destino dell’esistenza umana non sia che una sistematica perdita di purezza, dall’infanzia, alla fanciullezza, all’età adulta.
A ciò si aggiunga la percezione che può avere del mondo una forza della natura come il Plutoniano, per il quale la Terra altro non è che, cito testualmente, “un formicaio” dove stare sempre attenti a come si poggiano i piedi, e si potrà comprendere perfettamente quale rispetto abbia della vita umana un dio irato che ha perso negli uomini non solo ogni fiducia, ma anche ogni stima.

I disegni di Peter Krause sono una piacevolissima sorpresa, e riescono a dosare in maniera magistrale le atmosfere Silver Age che richiamano a un’età dell’oro per il Plutoniano e per la sua squadra, e le infernali, claustrofobiche sequenze della follia, della devastazione e della paura, ora che l’eroe è divenuto un mostro.
A Italy Comics va il merito di aver saputo puntare su una serie di indubbia e straordinaria qualità, un merito che sarebbe giusto e doveroso venisse ripagato da un riscontro di pubblico adeguato.

L’opera è disponibile in tre formati: si può scegliere lo spillato monografico mensile (24 pagine a 3 euro), la pubblicazione all’interno del magazine antologico Boom! Magazine (contenente 4 titoli Boom! Studios a 10,90 euro) o la recente soluzione in TP che raccoglie più episodi, arrivata al momento al solo Volume 2 (ma è di prossima usoita il 3°) e al n° 12 della serie.

Se pensate che mi addentrerò a commentare i dettagli di questa trama, le vostre aspettative rimarranno disattese. Non lo farò, semplicemente perché voglio farvi un regalo. Non voglio rovinarvi la lettura di una storia che vi fareste un torto a non leggere.

A cura di Marco Cecini
[Modificato da mighty.joe60 28/01/2013 10:16]

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28/01/2013 10:25

Gli altri SUPERMAN (Parte 3)

MR. MAJESTIC



Mister Majestic, il cui vero nome è Majestros (insignito del titolo di Lord sul suo pianeta di origine), è un personaggio dei fumetti creato da Jim Lee e H.K. Proger, pubblicato dalla Wildstorm, poi passata sotto l'egida del colosso DC Comics.

Mr. Majestic è uno dei personaggi più importanti nell'universo fumettistico Wildstorm, dotato di poteri straordinari, che lo rendono il più potente dei supereroi di questo mondo, in cui riveste essenzialmente, con alcuni distinguo, il ruolo di Superman nel cosmo DC.

Mr Majestic è un Lord di Khera ed un guerriero reduce da migliaia di anni di guerra su vari pianeti, fiero e potente come ogni Lord di Khera. Non smette mai di far pesare questo fatto con il suo atteggiamento da nobile nei confronti dei colleghi umani, questo provoca dissidi e scontri verbali, specie con Grifter. Ha un grande senso dell'onore.
Non mostra mai emozioni di nessun tipo e spesso rimane impassibile agli eventi. Al ritorno dei Wildcats originali sparisce spesso dalla scena intervenedo in alcuni scontri che coinvolgono i suoi compagni di battaglia.

Lord Majestros appartiene alla razza aliena dei Cherubini (provenienti dal pianeta Khera) che per millenni si sono opposti alla razza dei Deamoniti in una guerra che si sposta lungo tutto il cosmo.
Migliaia di anni fa infuriò una battaglia nel nostro sistema solare che provocò l'ammaraggio delle due razze sul nostro pianeta. La guerra proseguì sul nostro mondo influenzando la storia e la mitologia, in quanto entrambe le razze sono dotate di una longevità tale da essere considerati immortali.

Ha fatto parte negli anni sessanta del Team 1, un gruppo di supereroi fondato dal governo USA insieme a Lord Emp e Zelota diventando popolare fra la gente comune. Ad un certo punto sparì dalla scena, mettendosi in esilio in Groenlandia (viveva in solitudine in mezzo ai ghiacci), ignorando anche la guerra contro i Deamoniti. Non venne mai chiarito quale fu il motivo di questa scelta drastica, sebbene alcuni spunti siano forniti da una bambola di pezza abbandonata nella casa tra i ghiacci.

Quando l'originale gruppo Wildcats sparì nell'esplosione di una nave spaziale, Veggente (o Savant, sorella di Zelota) convince Lord Majestros a tornare ed a mettersi alla guida della nuova formazione del supergruppo.
Da notare che durante il crossover Fuoco dal Cielo, si scoprì che Mr. Majestic uccise John Kolt membro del Team one, Lord Kerubino e amante di Zelota. John era ammalato di uno strano cancro e chiese a Mr. Majestic di terminarlo. La personalità del Lord fu in seguito scaricata all'interno di Spartan.

A seguito della catastrofe globale tornerà nuovamente tra le file dei Wildcats dopo un nuovo periodo di allontanamento. Mr. Majestic durante lo svolgersi della catastrofe ha protetto le Hawaii limitando quasi completamente i danni. In seguito si occuperà della ricostruzione del pianeta con gli altri supereroi.


Poteri e abilità

Oltre ad essere un grande combattente ed un esperto lottatore possiede un quoziente intellettivo geniale ed è dotato di una vasta gamma di poteri superumani; i principali dei quali sono gli stessi super-poteri che caratterizzano Superman, ovvero:

• Forza sovrumana
• Super velocità (in particolari condizioni può superare la velocità della luce)
• Resistenza sovrumana
• Vista a raggi X (e microscopica)
• Vista calorifica (un fascio laser dagli occhi in grado di surriscaldare e fondere oggetti e ustionare le persone, di cui può controllare l'intensità)
• Soffio congelante (soffiando è in grado di generare temperature artiche con cui congelare oggetti e persone)
• Invulnerabilità
• Volo

Inoltre possiede dei sensi incredibilmente acuti e la sua natura di Cherubino gli consente l'emissione di energia, la sopravvivenza nello spazio aperto ed una longevità di gran lunga superiore a quella umana che lo rende quasi immortale. In più possiede poteri psionici di telepatia e telecinesi anch'essi derivati dalla natura Cherubina del personaggio.

(da Wikipedia Italia)

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28/01/2013 10:53

Apollo di Authrity



Apollo: "Il re del sole". Il suo vero nome è ignoto. Le sue caratteristiche si rifanno chiaramente a quelle di Superman con poteri esplicitamente di origine solare. Ha una relazione sentimentale con Midnighter, suo compagno di squadra sin dai tempi di Stormwatch, con cui si è sposato. La loro relazione alla luce del sole e il loro matrimonio hanno fatto molto discutere non solo le riviste specializzate, ma anche i mass-media in genere. Questa rappresentazione esplicita dell'omosessualità costituisce una novità in ambito supereroistico e colpisce anche per l'evidente paragone e accostamento a una coppia virile come quella di due delle icone della DC Comics, Superman e Batman.

"Batman è l'eroe che Gotham si merita, ma di cui non ha bisogno in questo momento…
Perché lui può sopportarlo… È un vigilante che vaga nell'ombra… È un Cavaliere Oscuro."


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28/01/2013 15:11

Gli altri SUPERMAN (Parte 4)

SUPREME




1992 – Rob Liefeld e un gruppo di amici fonda la Image: terzo polo fumettistico americano, nuova casa editrice, nuova colosso editoriale, nuovo universo narrativo etc.

Passano pochi mesi e Liefeld ha la “geniale” idea di creare una sua versione di Superman, aggiornata e al passo con tempi ovvero: violenta e spietata, brutale ai limiti della cattiveria. In pochi numeri vediamo il Maestoso Gigante d’Alabastro (soprannome di Supreme) tornare sulla Terra dopo un lungo esilio volontario (l’unica bella idea del concept originale, poi casualmente ripresa da Singer per il film Superman Returns) e massacrare un gruppo di terroristi asserragliatisi in un aeroporto. Alcuni fatti letteralmente a pezzi con calci e pugni, altri fusi con la vista calorifica. Sembra uno splatter-punk degli anni ’80, invece è (o vorrebbe essere) un Superman moderno e cool.

Potrà anche sembrare strano, eppure questo titolo tira avanti per 40 numeri, mentre altre collane Image chiudono i battenti. Certo, per trattenere i lettori il buon Liefeld (o meglio, Jim Valentino, lo sceneggiatore di turno) ha bisogno di “svecchiare” ulteriormente il personaggio tramutandolo in un cattolico pazzo e invasato. Però il fumetto vende, se la cava e riesce a non soffocare sotto altri fumetti sui super-tizi. Intanto, in Italia la Star Comics ha comprato tutto il parco Image e pubblica le prime storie di Supreme nello speciale Star Magazine Oro 8. Il pubblico italiano sembra apprezzare, ed ecco che Supreme diviene ospite fisso sulla collana Extreme, un antologico con il meglio dei lavori firmati Liefeld. Ma la pacchia dura poco e con il numero 12 la collana italiana chiude. All’attivo, solo 11 episodi di Supreme.



1996 – Alan Moore giunge alla corte di Liefeld con il compito (e la gran voglia, evidente dall’entusiasmo che il Bardo infonde nei suoi progetti) di ricostruire e ri-scrivere tutto l’universo narrativo creato da Rob (detto Extreme Universe, poi Awesome Universe). Purtroppo l’operazione non va completamente in porto, a causa dei problemi finanziari cui sono vittima Liefeld e le case editrice che egli fonda e vede fallire nel giro di pochi anni (dimenticavo: nel frattempo Rob è stato cacciato dalla Image). Ma che sia la Maximum o la Awesome, l’operazione di Moore è ben precisa e tira dritta come un treno: restituire verginità al fumetto supereroistico. Ancora alla Image scrive la miniserie di 6 numeri intitolata 1963, nella quale riscrive a modo proprio il Marvel Universe con i suoi “eroi dalle grandi responsabilità”. Disegni retrò di Rick Veitch (molto kirbyani, puro stile anni ’60) fanno sì che la Star Comics preferisca lasciare inedita questa mini nel nostro paese.

Ma 1963 è solo il primo passo, un mezzo utilizzato da Moore per riprendere familiarità con gli uomini in calzamaglia (non ne scriveva più le gesta da molti anni) e capire bene in che modo impostare il “Rinascimento fumettistico”. Lo scrittore inglese era all’epoca molto amareggiato dalla piega oscura e violenta presa dal fumetto americano, che dalle sue opere (Killing Joke, Watchmen, V for Vendetta) pescava solo gli elementi più superficiali, estremizzandoli sino all’eccesso (per gli eroi Image era normale uccidere senza porsi tanti problemi, ad esempio). Con 1963 inizia ad infondere ingenuità e sense of wonder a storie e personaggi, creando atmosfere tipicamente Silver Age (il fumetto che lui più ama).

Poi Liefeld gli porge su di un piatto d’argento l’Extreme Universe e Moore le rivolta come un guanto (o inizia a rivoltarlo; vedremo infatti come l’operazione resterà purtroppo incompiuta). Il punto di inizio è appunto Supreme, il titolo commercialmente più forte tra quelli pubblicati dall’etichetta di Rob. L’idea di Moore è questa: Supreme è una copia di Superman? Allora perché non spingere il pedale sino in fondo e vedere dove conduca la corsa? Bisogna oltretutto ricordare due cose fondamentali: a) Moore adora Superman; b) Moore odia la DC e nel 1986 ha giurato di non lavorarvi più. A questo punto, Supreme diventa il modo migliore per scrivere le storie di Kal-El senza avere a che fare con i dirigenti della DC.

Il Bardo di Northampton inizia a scrivere la collana del Maestoso Gigante d’Alabastro con il numero 41, e si comporta come se si tratti di un numero 1 vero e proprio (espediente da lui già utilizzato, anche se in maniera un po’ diversa, su Captain Britain e Swamp Thing). Parte un meccanismo di ricostruzione del passato del personaggio (con la scusa di un’amnesia, Supreme insieme a noi scopre passo passo la proprie origini) che ricalca fedelmente la vita di Superman. In un gioco di rimandi e citazioni, è sufficiente per Moore cambiare i nomi ed ecco Ethan Crane/Clark Kent, Little Heaven/Smallville, Omegapolis/Metropolis, Daris Dax/Lex Luthor, Judy Jordan/Lana Lang… bastano un paio di numeri e la nostra mente compie in automatico il meccanismo di traslazione delle storie, che “assorbiamo” come avventure di Superman nonostante il cambio dei nomi.

A partire dal quarto episodio, questa rifondazione si espande a tutto il DC Universe con l’introduzione del Professore Notte e Crepuscolo (Batman e Robin), Glory (Wonder Woman), Mighty Man (Capitan Marvel), Roy Roman (Aquaman) e Waxman (Sandman). E questo solo per citare i più importanti!



Non pensiate però che il lavoro di Moore sia stato solo un riscrivere personaggi già noti. In verità, egli rimodella l’universo narrativo di Liefeld sino a dargli coesione, inserendone i personaggi (gli Youngblood in primis) in un contesto nel quale non solo la Silver Age non è mai finita, ma il meta-fumetto la fa da padrone. Con il progredire dei numeri infatti Moore affonda gli artigli in tutta la Storia del Fumetto (fa Kurtzman a Kirby, da Sterenko a Siegel), costruendo una lunga cavalcata alla riscoperta dell’avventura e del divertimento. Lontano anni luce dai blood-qualcosa che caratterizzavano gli inizi di Liefeld. Di quest’operazione fa parte anche la miniserie Judment Day, una sorta di crossover che coinvolge tutti i personaggi del solito Rob e che parte da questa domanda: cosa succederebbe se un supereroe commettesse un omicidio? Quali leggi andrebbero applicate al suo crimine? Quale tribunale lo giudicherebbe? E quale giudice lo condannerebbe? L’epilogo di tale miniserie è poi un albo nel quale Moore ricrea i vecchi personaggi di Liefeld e li prepara al rilancio, sempre sotto la propria penna.

Purtroppo, a questo punto Liefeld si ritrova definitivamente senza un centesimo e tutta l’operazione di Moore va a puttane. Supreme chiude con il 22esimo episodio, ovvero due in meno rispetto a quanto previsto dallo stesso scrittore inglese (per fortuna l’episodio 22 non si conclude con un cliffhanger, ma sembra anzi chiudere il cerchio con la primissima storia. Quasi un finale di gestione, insomma); di Youngblood escono il numero 0 e i primi tre; di Glory lo 0 e i primi due. La serie dedicata agli Alleati (ovvero la JLA) non vede mai la luce.

Per quanto incompleto questo lavoro (per Youngblood erano già pronte una decina di sceneggiature, idem per Glory), quanto fatto da Moore per l’Extreme Universe è di fondamentale importanza per diverse ragioni: non solo inventa il meccanismo dei flash-back “d’epoca”, nei quali il disegnatore imita lo stile di disegno del periodo storico in cui il flash-back è ambientato (tale idea la copieranno tutti, da Mark Millar a Brian Michael Bendis); soprattutto Supreme restituisce al fumetto supereroistico quella freschezza e quella purezza così lontane dai panorami apocalittici del Revisionismo anni ’80.

Tutt’oggi resta una delle opere più importanti di Moore, nonché l’opera più importante degli anni ’90 (almeno, per quanto concerne il supereroismo). Certo un’opera imperfetta (tanti disegnatori, troppi, che rendono disomogeneo il risultato finale), all’epoca sottovalutata nonostante gli Eisner Awards. Con gli anni è stata invece riscoperta e in molti fumetti è possibile riscontrarne influenze grandi e piccole (persino certe idee del Crisi Infinita di Geoff Johns provengono dal primo episodio del Supreme mooriano).


(A cura di Massimo Rubbino)


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Gli altri SUPERMAN (Parte 5)

TOM STRONG





Tom Strong è un personaggio creato da Alan Moore e Chris Sprouse per la linea di fumetti America's Best Comics pubblicata dallaWildstorm Comics.

Il personaggio più che un emulo di Superman, è un incrocio tra Tarzan (di cui riprende le origini) e Doc Savage in cui Moore può così rendere omaggio agli eroi dei pulp magazine (i progenitori diretti dei vari supereroi dei comic books) e alle avventure esotiche e meravigliose (e infatti le sue storie sono ambientate anche nel selvaggio west, in altri universi paralleli, in giungle misteriose ecc.).


Biografia del personaggio

Tom Strong viene cresciuto sull’isola di Attabar Teru in una cabina con gravità diversa da quella terrestre e con una educazione impartita da un robot creato dal padre che vuole farne un perfetto prototipo di una nuova specie umana (una sorta di superuomo eugenetico). Infatti Tom possiede un fisico (con annessa super forza e super resistenza) e una intelligenza che lo rendono superiore ai comuni esseri umani.

Una volta cresciuto Tom arriva a Millennium City diventandone il campione celebrato in tutto l’ABC universe (con tanto di fan club gestito dai suoi aiutanti). È sposato con Dahlua, originaria dell’isola di Attabar Teru, e ha una figlia di nome Tesla che possiede le sue stesse capacità. I suoi assistenti sono Pneuman, un robot costruito da suo padre, e King Solomon, scimmia cresciuta artificialmente che possiede caratteristiche umane.

Alan Moore ha scritto tutti i numeri della serie fino al 22, poi si sono succeduti diversi autori come Joe Casey, Geoff Johns, Brian K. Vaugh e perfino lo scrittore di fantascienza Michael Moorcock amico dello sceneggiatore inglese. È stato annunciato il suo ritorno per il numero finale (il 36) in cui si troverà faccia a faccia con la fine dell’Universo distrutto nelle pagine di Promethea. Collegati alla serie regolare sono usciti anche alcuni spin off come Tom Strong's Terrific Tales, The Many Worlds of Tesla Strong e Terra Obscura dedicata al Tom Strong di una terra alternativa.

La serie è terminata con il numero 36. Anche se diritti di sfruttamento rimangono della Wildstorm non ci sono progetti per una nuova stagione con altri autori.


Edizione italiana

Tom Strong è stato pubblicato su America's Best Comics, periodico di 96 pagine edito dalla casa editrice Magic Press che conteneva tutte le serie create da Alan Moore per la casa editrice di Jim Lee.
Sono anche usciti 6 volumi che racchiudono tutti i 36 episodi della serie.
I molti mondi di Tesla Strong è uscito come volumetto a sé stante.

(da Wikipedia Italia)




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28/01/2013 15:31

Gli altri SUPERMAN (Parte 6)

SUPERGOD



In una terra alternativa, le superpotenze mondiali hanno cominciato una corsa agli armamenti tutta particolare; nessuna atomica o altro mezzo di distruzione di massa, ma la ricerca spinta della creazione del superuomo più potente.
Una scelta del genere porterà a sconvolgere il mondo.

Si può dire che un autore di fumetti è un genio? Certamente con Warren Ellis (autore di Supergod) si può e doverosamente.
Cosa accadrebbe se l’uomo si spingesse troppo oltre nel voler giocare a fare Dio? E se nella sua follia riuscisse a generare un super-essere quali sarebbero le conseguenze?
Ellis risponde con lucidità e estrema spietatezza a questa e altre domande con una trama coinvolgente, condita da un sarcasmo sotteso che acuisce la drammaticità aumentando l’empatia con il lettore.

Dopo la lettura di Supergod si potrebbe concludere che sarebbe meglio l’uomo non superare certi limiti, "perché gli dei non ragionano come gli uomini".



Supergod è un fumetto edito da Avatar (non quello di Cameron, qui non ci sono Na'Vi, anche se effettivamente uno dei protagonisti è di colore blu), disegnato da Garrie Gastonny e scritto da Warren Ellis, la storia ben congegnata narra di un ucronia, cioè di un passato alternativo in cui la Guerra Fredda non è mai finita (in puro stile Atompunk) e le maggiori potenze mondiali hanno continuato le loro ricerche folli in vari campi scientifici come la cibernetica, la manipolazione genetica, l'irradiamento nucleare, per consentire la creazione di super uomini, divinità artificiali in grado di aiutare e difendere il proprio paese dalle minacce esterne.

Non abbiamo un Superman con il suo tracotante desiderio di giustizia, non abbiamo uno Spider-man con i suoi dubbi sul bene e il male accompagnati dai suoi drammi giovanili. Non ci troviamo di fronte a super eroi umani ma piuttosto ci troviamo di fronte ad entità superiori che ragionano in maniera totalmente trascendentale rispetto ai canoni umani. Impossibile decifrare o analizzare questi super uomini più simili a dei che a miseri mortali. Una corsa frenetica agli armamenti che sfocia nella creazione di "uomini"/armi di distruzione di massa, in grado di uccidere o disintegrare qualunque cosa solo con la forza del pensiero, una brocca piena che aspetta solo la classica goccia per traboccare e inondare il mondo.

La goccia arriva con la nascita di Krishna, il superdio indiano programmato per salvare l'India, peccato che per Krishna salvare l'India equivalga ad eliminare il 90% della popolazione del suo paese. Comincia così uno sanguinoso scontro tra super umani potenziati per la supremazia a discapito dell'obiettivo primario per cui erano stati creati: la salvezza dell'umanità. Ovviamente non voglio fare spoiler e quindi non aggiungerò null'altro dettaglio alla trama per non rovinarvi la lettura di questo fantastico fumetto auto-conclusivo.

L'impaginazione è perfetta, il testo scorre velocemente anche se a volte bisogna soffermarsi a riflettere per via delle tematiche filosofiche trattate, la grafica rispetto ai canoni americani è ben superiore rispetto ai blasonati Marvel e DC anche se non siamo ai livelli grafici di Spawn è comunque un'opera magnifica e non è la solita storia di super eroi made in USA.

[Modificato da mighty.joe60 28/01/2013 15:31]

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28/01/2013 16:01

Gli altri SUPERMAN (Parte 7)

SAMARITANO




Creatori: Kurt Busiek, Alex Ross e Brent Anderson
Case Editrici: Image Comics, Homage Comics, Wildstorm (DC)

Siamo nel 35° secolo, in un distopico futuro, un uomo è stato scelto per andare indietro nel tempo per impedire un evento catastrofico, le cui conseguenze hanno rovinato il mondo. Lanciato nel flusso temporale, viene colpito da energie cosmiche oltre ogni comprensione, i filamenti di energia che compongono il tempo stesso.

Precipitato nei pressi di Astro City verso la fine del 1985, ha trascorso il resto dell'anno per imparare a dominare le energie che aveva assorbito il suo corpo e tornare ad un aspetto più normale (le forze empyrean avevano cambiato i suoi capelli con una tonalità di blu). Il duro lavoro per controllare i suoi poteri diede i suoi frutti appena in tempo per evitare il disastro dello Space Shuttle Challenger, l'evento che era stato mandato a modificare.
Ai media che lo pressarono per conoscere chi fosse, disse solo di essere "un buon Samaritano" uscendo velocemente di scena.

Col salvataggio del Challenger, Samaritano, salva il suo futuro, ma cambiandolo scopre che il suo viaggio nel tempo lo ha cancellato dalla storia.

Capace di volare, di livellare montagne e di creare costrutti di energia, Samaritano può fare tutto, eccetto tornare a casa. Assunta l'identità segreta del correttore di bozze Asa Martin (e sì, lo so che è un anagramma stupido, ma a Busiek piacciono un sacco) inizia a proteggere il mondo, seguendo una rigida scaletta dettata dal suo computer futuristico noto come zykometro.

Samaritan è l'emblema dell'eroe che ha dato tutto per il prossimo, e se potrebbe darebbe di più, Ma nel suo cuore, c'è un desiderio. Un sogno se volete. Avere del tempo per apprezzare la sensazione di volare. Un sogno di Libertà.


[Modificato da mighty.joe60 28/01/2013 16:02]

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28/01/2013 16:22

Gli altri SUPERMAN (Parte 8)

MIRACLEMAN (Marvelman)



Miracleman, originariamente chiamato Marvelman nella natia Inghilterra, è un personaggio dei fumetti ideato dallo sceneggiatore e disegnatore britannico Mick Anglo nel 1953 per la casa editrice Len Miller & Son. Originariamente concepito come un rimpiazzo del supereroe statunitense Capitan Marvel, la sua serie continuò fino al 1963.

Marvelman è un supereroe, alter-ego del quattordicenne Micky Moran che per il suo coraggio e per la sua onestà è stato prescelto da Guntar Barghelt (un astrofisico i cui studi lo hanno portato "oltre ciò che un comune mortale può comprendere") come custode della chiave armonica dell'universo, ossia la parola "Kimota!", capace di conferire a chi la pronuncia superpoteri basati sull'energia atomica, poteri di cui il giovane Micky si dovrà servire per il bene dell'umanità. Da allora infatti ogni volta che il ragazzo dirà "Kimota" verrà avvolto in una nuvoletta simile ad un piccolo fungo atomico e si trasformerà nell'adulto Marvelman, l'uomo più potente dell'universo, campione della giustizia e nemico di ogni male. Ad affiancare Micky nella sua lotta al male arriveranno successivamente due spalle: Dicky Dauntless alias Young Marvelman e il piccolo Johnny Bates alias Kid Marvelman.


Nel 1982 venne resuscitato da Alan Moore in una serie drammatica e a tratti crepuscolare che stravolge completamente l'originale immagine di semplicità e ingenuità del personaggio. Si tratta di un primo esempio di revisionismo-decostruzionista di un supereroe classico (cioè le cui origini narrative risalgono alla Golden Age del fumetto).

Dopo essere stato per anni intrappolato in una complessa e dispendiosa causa legale fra diversi autori che se ne contendono la titolarità dei diritti di pubblicazione, il 24 luglio 2009 la Marvel Comics ha annunciato di aver acquisito da Mick Anglo i diritti di Marvelman, nonché di essere intenzionata a ristampare il materiale classico degli anni cinquanta/sessanta (di cui Mick Anglo era direttamente proprietario).


Dalla Golden Age al 1963

Negli anni quaranta la casa editrice statunitense Fawcett Comics pubblicava i fumetti di Capitan Marvel (Billy Batson). I diritti per pubblicare nel Regno Unito tali storie vennero acquistati dall'editore britannico L. Miller & Son Limited.
In America, a causa di una diatriba per il plagio che, secondo i dirigenti DC, Capitan Marvel rappresentava nei confronti del loro Superman, le testate della Marvel Family furono tutte chiuse.

L'editore che ne pubblicava le storie nel Regno Unito non voleva però perdere i lettori appassionati del personaggio, decise così di farne una versione inglese dal nome Marvel Man. La creazione del nuovo personaggio è di Mick Anglo. L'operazione commerciale ha successo e la serie Marvelman dura dal 1954 al 1963.


Periodo revisionista (1982-1993)



Il personaggio Marvelman rimane nell'oblio editoriale fino al 1982 quando Alan Moore (testi) - Garry Leach (disegni) lo ripropongono all'interno della rivista antologica britannica Warrior pubblicata dalla Quality Communications. Si tratta di un albo in bianco e nero che contiene sei storie con personaggi differenti e viene curato dal redattore Derek G. Skinn. Il suo ruolo è fondamentale nel lanciare l'ancora giovane Moore, di fatti la rivista presenta anche la serializzazione dell'opera V for Vendetta.

Alan Moore realizza un ciclo di storie di Marvelman che ripropongono lo stesso personaggio in un contesto narrativo completamente nuovo. Di fatti il supereroe è sempre lo stesso degli anni cinquanta ma ci viene presentato un Mike Moran/Marvelman adulto che non si ricorda della sua possibilità di trasformarsi in un supereroe. La sua spalla adolescente (sidekick) Kid Marvelman soffre di stati psicotici nella sua versione di supereroe (che ha mantenuto ininterrottamente per trent'anni) e si ritrova in coma una volta tornato allo stato di ragazzo normale (da notare il parallelismo con la prima apparizione e sconfitta di Black Adam, a cui fra l'altro il Kid Marvelman adulto e malvagio somiglia tantissimo).

Il tono avventuroso e ingenuo delle storie supereroistiche del passato si è completamente dissolto, dando origine ad una lettura drammatica e realistica del personaggio (Revisionismo del Supereroe).

Le storie piacciono anche all'editore americano Eclipse Comics che ne acquista i diritti per proporle negli Stati Uniti. Il problema nasce dal fatto che la Marvel Comics minaccia una causa legale nel caso venga pubblicata una serie a fumetti con un personaggio contenente nel nome l'aggettivo Marvel. Poco conta il fatto che Marvelman è stato creato nel 1954,cioè prima che la Marvel Comics prendesse questo nome.

La Eclipse decide di cambiare il nome in Miracleman e stampare le storie già pubblicate in Inghilterra a partire dal 1982 (cioè il materiale realizzato da Alan Moore). Per adattare meglio i disegni e il formato ai gusti dei lettori statunitensi, le tavole vengono colorate e le loro dimensioni ridotte a quelle standard di un fumetto (comic book) americano. La serie, che prende il nome Miracleman, dura dal il n.1 (agosto 1985) al n.24 (agosto 1993).

Miracleman dal n.1 (agosto 1985) al n.6 (febbraio 1986): vengono riproposte le storie di Alan Moore già pubblicate sulla rivista antologica britannica Warrior.
Miracleman n.7 (aprile 1986): è il primo numero contenente materiale inedito. Il successo dei primi numeri e la crescente popolarità di Moore porta la Eclipse a commissionare all'autore inglese un serie di storie nuove realizzate appositamente per il pubblico americano.


Le controversie legali sulla proprietà del personaggio (1994-2009)
La serie Miracleman chiude bruscamente con il n. 24 nel 1993 lasciando in sospeso un arco narrativo dello scrittore Neil Gaiman. Il motivo risiede nei problemi finanziari della Eclipse Comics che dichiara bancarotta nel 1994. Il n. 25 della serie era già stato completato e pronto per la pubblicazione ma è rimasto inedito.

Nel 1998 l'autore-disegnatore Todd McFarlane acquista all'asta tutte le licenze e quindi i personaggi di proprietà della ormai fallita Eclipse Comics. Il suo interesse ricade proprio su Miracleman che vorrebbe addirittura inserire nello sviluppo narrativo delle serie riguardanti Spawn, il personaggio più celebre da lui creato. Todd McFarlane gestisce un gruppo denominato Todd McFarlane Productions il quale distribuisce i propri fumetti sotto l'etichetta della casa editrice Image Comics di cui è anche presidente. Inoltre è tra la aziende più attive nella realizzazione di action figure, i cui soggetti spaziano dai personaggi a fumetti a quelli sportivi ai videogiochi e altri ancora. Il problema sui diritti di Miracleman/Marvelman nasce dal fatto che non erano di proprietà della Eclipse Comics in quanto non lo erano in origine neppure dell'editore britannico Quality Communication. Quando questa decide di riproporre il personaggio nel 1982, lo ritiene una proprietà di pubblico dominio in quanto l'editore originale L.Miller & Son Limited è ormai scomparso da anni e lo stesso Mick Anglo (creatore del personaggio negli anni cinquanta-sessanta) non si è preoccupato di registrare ufficialmente il copyright sulla sua creazione.

Difatti se si osservano i credits della serie Miracleman, i detentori dei diritti del personaggio e delle storie sono gli scrittori-disegnatori che vi hanno lavorato tra gli anni ottanta e novanta. I primi a essere accreditati sono: Derek Skinn, Alan Moore, Garry Leach, Alan Davis[5]. Mentre la serie procede gli autori cedono i diritti agli autori che subentrano. Quando dal n.17 arriva Neil Gaiman a realizzarne i soggetti e dialoghi si accaparra praticamente tutti i diritti mentre nel frattempo Mick Anglo riesce ad aver riconosciuta la proprietà sulle storie di Marvelman pubblicate originariamente tra il 1954 e il 1963. La proprietà di Neil Gaiman sul personaggio è contestata dai legali di Todd Mcfarlane che reclama il diritto a sfruttare il supereroe Miracleman.

Il presidente dalla Image è deciso ad inserire il personaggio nella serie Hellspawn e chiede all'autore Steve Niles di scrivere un arco narrativo che prevede l'uso del supereroe creato da Anglo. Inoltre realizza un primo articolo di merchandising legato al personaggio (una action figure). L'intera operazione commerciale viene bloccata da Gaiman che riesce a portare avanti la causa legale. Per riuscire nell'operazione forma una piccola compagnia (la Marvels and Miracles LLC) a cui trasferisce i diritti del personaggio (compresi quelli del disegnatore Mark Buckingam, il quale li possiede parzialmente in quanto autore dei disegni degli ultimi albi della Eclipse Comics).

Dal punto di vista finanziario l'impegno è notevole e la parte debole in questo caso è proprio Neil Gaiman, che però riceve un aiuto inaspettato da Joe Quesada, redattore capo della Marvel Comics. Questi gli offre una serie di progetti (come la miniserie 1602) che permettono a Gaiman di fare pressione legale su McFarlane, che così desiste dall'utilizzare il personaggio. Siamo ormai alla fine del 2004 e Miracleman è bloccato da cause legali.

L'interessamento di Joe Quesada e il supporto alla causa contro McFarlane non è però un'azione compiuta per soli fini di amicizia personale con Neil Gaiman in quanto la Marvel Comics comincia a trattare i diritti sulle storie del personaggio realizzate da Mick Anglo negli anni cinquanta e sessanta. Di fatti si arriva al clamoroso annuncio del 2009 in cui Quesada acquista le storie di Marvelman di Mick Anglo. I giochi sembrerebbero fatti perché a questo punto sembrerebbe che i diritti delle storie di Miracleman siano in mano a Gaiman che di fatto collabora con la Marvel. Teoricamente non ci sono più ostacoli nel realizzare un seguito alla saga del personaggio (interrotta nel 1993) ma ovviamente (per evitare ogni disputa con McFarlane) il nome torna ad essere Marvelman. Non è secondaria la prova di forza della Marvel Comics che porta tra i suoi personaggi l'Uomo Marvel/Marvelman per eccellenza. Joe Quesada ha subito pubblicizzato un poster con l'immagine di Marvelman realizzata personalmente da lui.


Il ritorno di Marvelman (2010)



Dopo aver acquisito i diritti su Marvelman la casa editrice Marvel comincia a proporre le storie classiche del personaggio negli Stati Uniti per la prima volta. La serie di ristampe viene preceduta da un albo celebrativo che spiega agli americani e ad un nuovo pubblico la storia del supereroe britannico.

Il titolo del numero unico è Marvelman Classic Premiere n.1 e vede ai testi John Rhett Thomas mentre la copertina è del direttore editoriale della Marvel Joe Quesada. Ne viene distribuita anche una versione alternativa con copertina dello stesso Mick Anglo. La data di distribuzione è prevista per il 30 giugno 2010 e segna il ritorno editoriale del personaggio dopo 17 anni di assenza. Bisogna evidenziare che in questo caso il nome del supereroe torna ad essere Marvelman e non più Miracleman cioè con l'appellativo con cui i lettori statunitensi lo avevano conosciuto fino al 1993. Inoltre, per il momento, la Marvel si limita a ristampare il materiale già pubblicato nel Regno Unito fino al 1963.


(da Wikipedia Italia)
[Modificato da mighty.joe60 28/01/2013 16:26]

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28/01/2013 20:36

Gli altri SUPERMAN (Parte 9)

SUPERIOR



Superior è uno degli ultimi capolavori di Mark Millar edito dalla Icon Comics (associata della Marvel Comics), disegnato da Leinil Francis Yu: forse qualcuno ha già sentito di quest’opera, infatti in fumetteria si possono trovare i 4 numeri di cui è composta la miniserie edita qui da noi dalla Panini Comics.

Forse per i fan dell’autore la trama può sembrare un po’ atipica: dopo la sistematica demolizione della figura dell’eroe mascherato vista su Wanted , Kick-Ass e Nemesis. Millar decide di scrivere qualcosa che sembri il prototipo del fumetto supereroistico: un eroe che potremmo definire perfetto, uno di quelli che ai lettori moderni sembra sin troppo ingenuo e che incarna tutti i valori tradizionali degli USA: insomma il classico boy scout, non uccide, è invincibile ed invulnerabile, fa sempre la cosa giusta e alla fine della storia riesce sempre a salvare tutti. Se state pensando a Clark Kent direi che ci siete andati vicini, cambia solo qualche dettaglio del costume.

Mi rendo conto che un fumetto presentato in questo modo risulta tutto fuorchè accattivante, ma l’autore è pur sempre Mark Millar, quindi quella che sembra presentarsi come una storia noiosa e banale invece nasconde molto di più e ve ne renderete conto già leggendo le primissime pagine del racconto.

La storia inizia sì parlando di Superior, ma questi non è altro che un personaggio dei fumetti, e nemmeno uno di quelli popolari; il protagonista è Simon Pooni, un ragazzo di 12 anni affetto da sclerosi multipla e grandissimo fan del supereroe.

Simon aveva avuto una vita felice finchè non gli era stata diagnosticata la malattia, da allora aveva pian piano dovuto dire addio a tutto: gli amici, il basket, persino la possibilità di muoversi da solo, così quando una misteriosa scimmia venuta dallo spazio di nome Ormon gli propone di realizzare un suo desiderio il ragazzo senza porsi troppe domande accetta e si risveglia trasformato in Superior; la scimmia garantisce una spiegazione a tutto entro una settimana, ma nel frattempo Simon, nei panni di Superior, inizia a conoscere i suoi poteri e a comportarsi da vero supereroe, supportato dall’unico amico rimastogli.

Assistiamo così alla reazione del mondo di fronte a questo nuovo essere e nel contempo a scene estremamente grottesche e surreali, come quella dell’attore che ha interpretato il supereroe che si nasconde perchè non sa come spiegare al mondo che il nuovo supereroe identico in tutto e per tutto a lui è in realtà un’altra persona. Ma questo mondo non è più l’America degli anni trenta, non c’è nessuno che faccia niente per niente. E quindi quali sono i piani di Ormon? Quale forza gli ha garantito il potere di esaudire un desiderio di tale portata? La risposta a questa domanda sarà molto più inquietante di quello che possiate immaginare.

Ed infine, per condire il tutto, pare che Matthew Vaught, regista di Kick Ass e X-Men First Class, abbia già discusso con Millar di una possibile trasposizione cinematografica.
[Modificato da mighty.joe60 28/01/2013 20:38]

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06/07/2014 16:52

Eroine seriali
Tanto per rinfrescare questo Topic, posto qui alcune osservazioni che mi sono passate or ora per la testa:

Stavo ragionando sui personaggi femminili che hanno avuto serie, più o meno lunghe, a cura delle varie case editrici e mi sono accorto che la tanto amata MARVEL Comics non è che in questo senso si sia data molto da fare.

The sensational She Hulk, serie iniziata alla fine degli anni 80, è forse stata la più longeva coi suoi 60 numeri.
Al secondo posto, direi Spider-Woman, serie di inizio anni '70 coi suoi 50 numeri.

Ora vediamo altre case editrici:

WARREN COMICS: Vampirella dal 1969 al 1988 con 113 numeri

TOP COW: Witchblade dal 1995 oltre 176 numeri

DYNAMITE: Red Sonja, che con l'attuale edizione è arrivata ad oltre 80 numeri

DC Comics: Catwoman soprattutto con due serie da 83 (2002/2010) e 94 (1993/2001) numeri, Supergirl 67 numeri (2005/2011), 80 numeri (1996/2003), Batgirl che, se non vado errato, con la serie di Cassandra Cain ha superato le altre versioni con 73 numeri


Il record va però a Wonder Woman con ben 2 serie da 329 numeri (1942/1986), 226 numeri (1994/2006) numerazione infine unificata per un totale di 614 numeri dal 1942 al 2011, si aggiudica il primo posto assoluto

E poi? vogliamo parlare delle eroine a fumetti del "Bel Paese"?

Con Julia abbiamo raggiunto i 190 numeri, con Legs Weaver i 119 numeri, con Zakimort i 91 numeri, Zora la Vampira 235 numeri, Jacula 129 numeri.

[Modificato da mighty.joe60 06/07/2014 16:54]

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