00 07/02/2013 08:40
I Pennelli

Sul mercato esistono pennelli economici che a prima vista sembrano ottimi e ben fatti, ma attenzione! Non è l’estetica che conta bensì la qualità del pelo con cui è fatto il pennello e soprattutto la sua capacità di non perdere le setole mentre verniciamo.
Scartiamo a priori i pennelli sintetici che lasciano le righe, e scegliamo pennelli con pelo naturale morbido, tipo tasso, bue o martora.
Vi consiglio di acquistare nei negozi di belle arti; la scelta è più vasta e la qualità migliore.
Per cominciare direi , un pennello n° 000, uno n° 0, uno n° 1 ed uno n° 2 per i pezzi di piccole o modeste dimensioni, n° 5 o 6 per le medie dimensioni, n° 8 e 10 per le grandi dimensioni (più avanti con l’esperienza, giudicherete da soli quale sarà la dimensione che vi occorre).
La scelta di questi ultimi è orientata sui pennelli di martora, costosissimi ma morbidi.






Un’operazione basilare, prima di usare i pennelli nuovi, è quella di lavarli con acqua e sapone, asciugarli delicatamente con uno scottex e rodarli su un pezzo di plastica con le vernici da noi scelte.
Praticando questa operazione permettiamo al pennello di assestarsi, cioè di perdere subito i peli superflui non sul nostro modello ma sulla plastica-cavia. Il consiglio rodaggio è valido per i pennelli dal n° 2 in su ; infatti, il n° 0 e il n° 1 saltano la fase di rodaggio poiché sono talmente sottili che nel caso in cui dovessero perdere il pelo non resterebbe più nulla.
Il pennello ora è pronto per essere usato o conservato.
Non gettatelo in un cassetto ancora sporco di vernice o peggio, non mettetelo a testa in giù nel porta pennelli, pennelli vanno conservati SEMPRE puliti e a testa in su.
Durante l’uso il pennello tende ad indurirsi, in quanto la vernice depositata sullo stesso tende a seccarsi, per cui prima di tutto, non tuffate il pennello nel barattolo di vernice fino al manico, immergete solo la punta e, se la vernice è troppo densa, scioglietela con un poco di diluente adatto, se invece è secca, gettatela via senza pensarci troppo, la vita di un barattolo aperto per la prima volta e richiuso è mediamente di qualche mese, ma la prestazione della vernice vecchia è scarsa, fa i grumi, è decomposta, una schifezza ! (di questo ne riparleremo al momento delle vernici).
Normalmente il pennello lavora di punta, per cui raccomando mano leggera mentre li usate, esso deve leggermente flettere a contatto con la superficie da verniciare.
Una volta che avete terminato di utilizzarlo, arriva il momento della pulizia.
Lavate il pennello facendolo scorrere lungo le pareti del barattolo del diluente e immergendolo nello stesso il tutto senza toccare il fondo con la punta.
Come diluente di pulitura per le vernici sintetiche io uso un diluente speciale o dell’acquaragia la quale, essendo leggermente oleosa, tiene i peli del pennello morbidi; durante l’uso del pennello questo tipo di lavaggio è sufficiente, ma quando volete conservarlo per un po’ di tempo lavatelo con acqua e sapone.
Per la pulizia delle vernici acriliche, invece, utilizzo l’acqua.
Una finezza un po’ maniacale che ho è quella di avere due set di pennelli, uno per le vernici metallizzate ed uno per le vernici classiche ; questa finezza l’ho acquisita dopo aver notato con disappunto che usando lo stesso pennello per tutti e due i tipi di vernice, al momento di usare le vernici classiche una leggerissima patina di metallizzato si veniva a depositare assieme al colore e questo perché il metallizzato resta sempre tra i peli del pennello. La stessa finezza la metto in pratica per i diluenti di pulizia, dispongo di due vaschette differenti, una per il metallizzato e una per le classiche.
Ultima avvertenza : non usate i pennelli per miscelare i colori ma degli stuzzicadenti o un bastoncino di plastica.

"Batman è l'eroe che Gotham si merita, ma di cui non ha bisogno in questo momento…
Perché lui può sopportarlo… È un vigilante che vaga nell'ombra… È un Cavaliere Oscuro."


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