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Vernici e verniciatura: concetti e tecniche di base

In questa prima parte vi parlerò dei vari tipi di vernice che è possibile utilizzare, delle mascherature, cosa sono e a cosa servono, dei prodotti per effettuarle correttamente, dei pennelli, dei colori, degli aerografi e dei compressori.
Visto che la carne al fuoco è tanta cominciamo subito.



Il primo tipo di vernice con la quale mi sono imbattuto sono stati gli smalti fabbricati dalla Humbrol; sono ottimi per la gamma di colori e per il potere coprente ma hanno però il contenitore metallico, e la tossicità tipica degli smalti.
Dopo aver aperto e chiuso il contenitore un po’ di volte, non è più garantita una chiusura ermetica e quando la vernice prende aria è da gettare.
Quando si usano gli smalti è preferibile indossare una mascherina di tipo monouso soprattutto se vengono spruzzate ad aerografo.
Quindi, come il primo consiglio, vi suggerirei di aprire delicatamente i barattoli deformando il meno possibile il tappo, di versare ciò che vi occorre in un tappo di plastica e di richiudere il barattolino.
Come secondo consiglio direi che, una volta richiuso il barattolino va riposto a testa in giù; con questo accorgimento si impedisce all’aria di entrare e la vernice ha una maggior durata.
Potete poi mettere una punta di colore sul fondo esterno così, una volta conservati capovolti, saprete subito qual è il colore del contenuto.
Prima di usare un qualsiasi colore di qualsiasi tipo occorre agitare il contenitore per due o tre minuti e, una volta aperto, mischiare bene la vernice con uno stuzzicadenti o con un bastoncino di legno (io uso un piccolo cucchiaino destinato allo scopo); di solito il diluente galleggia ed il pigmento rimane sul fondo, quindi occorre qualche minuto per avere una vernice pronta.
Ultimo consiglio: quando comprate delle vernici se l’aspetto del barattolo è polveroso vuol dire che la confezione si trova nello stesso luogo da troppo tempo e potrebbe essere avariata.
Tutti i consigli dati valgono per qualsiasi tipo di vernice e contenitore.
Come si vede se una vernice è avariata? Una vernice che presenta grumi, che ha la superficie gommosa e che, nonostante la miscelazione, non ha la tonalità impressa sul tappo è sicuramente da gettare­
E’ possibile reperire delle tabelle di conversione colore sia tramite internet che da qualche fornitore (Lifecolor, Humbrol); se riuscite a procurarvene una sicuramente tornerà utile.
Il primo colore da utilizzare è quello di fondo chiamato Primer.
Serve a mettere in risalto tutti i difetti, le linee di giunzione tra due pezzi mal stuccati, piccole bolle di plastica che non sono dei rivetti bensì dei difetti di fabbricazione, ecc. ecc.
Come colore di fondo si può utilizzare un grigio chiaro opaco diluito o il bianco.
A tal proposito consiglio caldamente il Primer della Humbrol grigio chiaro e quello della Tamiya; quest’ultima ha in catalogo anche un primer superfine bianco assolutamente eccezionale.
Il bianco è consigliato “sempre” ma soprattutto se il modello deve essere verniciato con una vernice chiara o metallizzata; se deve essere verniciato in colore bronzeo (piuttosto raro per la verità) è preferibile usare il giallo di fondo.
Evitate colori di fondo troppo intensi e scuri in quanto difficili da ricoprire con vernici chiare come il rosso, il giallo, il bianco ecc. ; soprattutto usate sempre l’opaco che, essendo poroso, permette un ottimo aggrappaggio al colore finale.
Una volta messo il fondo non stupitevi se troverete difetti, pazienza, armatevi di olio di gomito, stucco e carta abrasiva umida.
Quando avrete eliminato il difetto ripassate un leggero fondo e se siete soddisfatti verniciate definitivamente.
Di vernici per modellismo (e non) ne esistono di diversi tipi; vediamo ora quelle che è più facile incontrare nel nostro settore.
Di smalti né abbiamo già parlato; inoltre abbiamo anche :
Vernici sintetiche.
Le più classiche, il tempo di asciugatura è molto ridotto e offrono una buona copertura.
Vernici acriliche.
Oggi vanno per la maggiore, danno degli ottimi risultati e non sono particolarmente tossiche.
Le acriliche asciugano rapidamente e, a parità di densità, sono meno coprenti delle sintetiche ; se ne consiglia l’uso dandole ad aerografo, ed inoltre sono vernici diluibili con acqua o alcol puro.
Vernici poliuretaniche.
Esse per loro natura sono sempre elastiche e le consiglio ai modellisti R/C dove le vibrazioni farebbero staccare dal modello un altro tipo di vernice.
Colori ad olio, tempere, pastelli e carboncini vari.
Anche se può sembrare strano, questi tipi di colore sono usati correntemente, ma il loro uso è riservato per i procedimenti di invecchiatura, sporcatura ecc.
Per esempio, con la polvere di un carboncino si simula l’annerimento della fusoliera subito dopo gli scarichi motore.
Se non avete mai provato questa tecnica, fate una prova su un pezzo di plastica fino a che non sarete soddisfatti del risultato e ricordate di usare sempre pochissima polvere, a scurire ulteriormente c’è sempre tempo, mentre i disastri non aspettano mai !
Tra le case fabbricanti possiamo ricordare oltre alla già citata Humbrol anche, ModelMaster, Testor, Tamiya, Revell, Aero Master, Gunze/Sangyo, Alclad II, Vallejo ed altre ancora.
Può capitare di dover miscelare le vernici in base al fatto che dobbiamo raggiungere un certo grado di colore che non è disponibile bello e pronto.
Quando si miscelano i colori, sarebbe opportuno usare la stessa marca onde evitare spiacevoli effetti di incompatibilità tra una vernice e l’altra.
Se doveste avere questa necessità, vi consiglio di mettere la tinta base in un contenitore immergere uno stuzzicadenti nel barattolino dell’altra tinta, e lasciare cadere le gocce nel barattolo preparato per la miscela.
Un contagocce in vetro è un ottimo strumento, ma, ogni volta bisogna pulirlo prima di utilizzarlo per un altro colore! Lo stuzzicadenti è più pratico.
Le vernici, di qualunque natura esse siano, non devono essere date assolute; la percentuale di diluizione dipende dal risultato che si vuole ottenere e dall’esperienza.
Possiamo dire che mediamente la percentuale può andare da un minimo del 30% di diluente e 70% di vernice ad un massimo del 50 e 50.
Le vernici acriliche della Lifecolor possono essere diluite o con il diluente della stessa casa o con acqua ; personalmente uso acqua distillata per evitare che depositi di calcio possano danneggiare l’aerografo.
Le vernici acriliche Gunze e Tamiya possono essere diluite anche con alcol bianco per liquori oltre che con i rispettivi diluenti.
Quando si vernicia “è consigliato” partire col dare i colori chiari e poi quelli scuri ed iniziare con la superficie inferiorie e poi con la superiore (nel caso degli aerei).



Fino ad ora si è parlato di “dare” la vernice : e per toglierla ?
Per sverniciare un modello dipinto con vernici a smalto (Humbrol ecc.) il miglior sverniciante possibile è l’olio dei freni delle automobili.
Una volta trattato il modello e tolto il grosso di vernice, deve essere lavato con acqua e sapone liquido per i piatti.
Meglio ancora se il modello sta a mollo per qualche ora nel detergente.
Dopo aver fatto questo (inutile dire che le decalcomanie applicate si saranno dissolte) è possibile smontare il modello e ripetere la verniciatura.
ATTENZIONE : L’olio dei freni delle auto è estremamente tossico ed inquinante; occorre lavorare con guanti di gomma monouso di adeguato spessore, occhiali di sicurezza e maschera antivapori possibilmente con filtri al carbonio; inoltre, i residui, devono essere portati dal proprio meccanico di fiducia per lo smaltimento.
Invece per sverniciare un modello dipinto con tinte acriliche tipo TAMIYA, GUNZE, LIFECOLOR ecc. è sufficiente dell’alcol denaturato, dell’ovatta o uno straccio di cotone, pazienza e un po’ di lavoro.
Le succitate marche di vernici acriliche per modellismo producono vernici “finte acriliche”, per le quali la tecnica e il prodotto indicati sono più che sufficienti.
Se venissero usate acriliche “vere” occorrerebbe usare lo sverniciante ad hoc ma sfido chiunque a dipingere un modello con il bianco acrilico, che sì dà alle pareti dei bagni e/o cucine.
Ricapitolando:
- Mescolare le vernici a lungo prima di usarle soprattutto le opache.
- Non applicarle mai troppo dense.
- Non dare mai una mano troppo diluita su una precedente data troppo densa; potrebbe screpolarsi.
- Dare prima i colori chiari e poi gli scuri.
- Non usare mai troppo colore perché si possono formare le sgocciolature.
- Nel fare le mimetiche disegnare, con una matita a punta morbida, sulla vernice di fondo lo schema delle macchie.
- Se la zona da mascherare è già verniciata, usare adesivo a bassa presa o, passare lo stesso sul dorso della mano due o tre volte per abbassare l’adesività.
- Verniciare lungo il bordo della mascherature e mai contro.
Spesso ci capiterà di dover fare in modo di nascondere alcune parti già verniciate prima di verniciarne delle altre, per non imbrattare ciò che abbiamo già “creato”.
Per questa operazione, molteplici sono i prodotti in commercio :
Lo STRIP della Molak che uso da anni, ma ci sono prodotti equivalenti, è una vernice violacea che una volta stesa deve esser lasciata asciugare per almeno 15/20 minuti ; a seconda dello spessore si crea una pellicola gommosa semitrasparente.
Potete stenderla sulla parte anche con un pennello “dedicato” avendo l’accortezza di pulirlo, subito dopo l’uso, con del diluente alla nitro o anche con l’acetone.
Come alternativa potete usare l’onnipresente stuzzicadenti.
Altro prodotto è il nastro per mascherature Tamiya (disponibile in diverse larghezze), ha l’ottima qualità di seguire le curve, anche le più pronunciate, senza fare delle grinze.



Un altro prodotto valido per le mascheratura e la carta “ad hoc” della Letraset; aderisce bene ed isola ancora meglio ; difetto costa un po’ cara.
Quasi sempre il processo di mascheratura è di tutto un po’ ; chiaramente se usate il pennello eviterete i prodotti non adesivi, è facile, infatti, che la vernice debordi sotto, i supporti cartacei sono prevalentemente usati per un processo di colorazione con aerografo.
Dopo qualche minuto da quando avrete finito di verniciare togliete la mascheratura, ciò eviterà che si formi uno scalino tra una vernice e l’altra; inoltre, la vernice ancora umida non ha la tendenza a scheggiarsi come quella asciutta, eviterete così di dover ritoccare dove se ne potrebbe fare a meno.
[Modificato da fotomago 03/02/2013 15:38]

"Batman è l'eroe che Gotham si merita, ma di cui non ha bisogno in questo momento…
Perché lui può sopportarlo… È un vigilante che vaga nell'ombra… È un Cavaliere Oscuro."


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