Come vediamo i film che abbiamo visto

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hacktuhana
00sabato 22 dicembre 2012 17:15
Aprire questo topic, è per me di grande interesse, questa passione, in genere, che ho di classificare e analizzare le cose che mi piacciono, mi portano ad esprimere giudizi, di solito, particolarmente sentiti.

Il "ruolo" di recensore di movies, me lo ha regalato Andrea, Fotomago.

Adesso, questa maschera non si staccherà mai più dalla mia faccia.

Perché un regalo è un regalo, e se tocca il tuo animo, leggendolo, è un dono prezioso, da conservare e coltivare, e tenersi stretto in petto!

Naturalmente non ho la minima intenzione di essere solo, per cui, scrivetene di tutti i colori, sui film(s) che avete visto e di cui volete condividere emozioni e pensieri.
hacktuhana
00sabato 22 dicembre 2012 17:55
Gabriel
sottotitolo italiano: la furia degli angeli.

Si tratta di un film, mai uscito nelle sale cinematografiche italiane, e al quale è stato affibbiato un sottotitolo superficiale e fuorviante, che non c'entra niente con la poetica e la narrazione del film stesso.

E' un "movie" australiano, interprete principale, nella parte dell'arcangelo Gabriele, Andy Whitfield, lo stesso interprete di Spartacus sangue e sabbia,

L'attore è morto l'anno scorso... e secondo me, abbiamo perso una stella nascente del panorama cinematografico internazionale.

Nel film in questione, si narra di un posto, dove ne bene, ne male, hanno il predominio, ma se lo stanno contendendo...

Questo posto è il purgatorio, ma assomiglia maledettamente alla nostra
società, alla nostra terra, al nostro mondo.

A quanto pare, con l'avvento di Satana in persona, le sorti dello scontro per quel mondo, sembrano aver preso una direzione univoca ed oscura.

Il penultimo arcangelo(di sette) ad essere stato mandato laggiù, dall'alto dei cieli, è Michele, che nel film originale è chiamato Samaele.

Ogni arcangelo che viene "spedito" in purgatorio, per farlo, cade,
decade a qualcosa di più vulnerabile, perde sostanza divina, e deve imparare a "mescolarsi", gioco forza in quanto costretto, con l'ibrido risultante di quel posto, recependone in pieno anche l'essenza del peccato e del male.

Ognuno di loro, arriva a conoscere e sentire la paura, la rabbia, l'abbandono, che mai gli sono appartenuti, e che finiscono per metterli a dura prova, durissima.

Quando inizia il film, infatti, assistiamo alla caduta onirica ed effettiva dell'essenza angelica di Gabriel, che pian piano perde parte dei ricordi, o meglio, delle sensazioni soavi del paradiso, e della sua purezza, e nel processo di "avvicinamento" al suo nuovo stato, riepiloga, per non dimenticarli, i nomi dei suoi predecessori, che, non mandano più attraverso la loro luce, messaggi e notizie in paradiso, e per cui hanno determinato anche il suo intervento,
deciso dall'alto.

Remiele, Uriele, Amitiele, Iduriele, Raffaele, Michele... nell'ordine prima di lui, sono "caduti" in questo posto oscurato al cielo e nel cielo che lo sovrasta, e non se ne sentono più le tracce attraverso la luce divina.

Piano piano, la ricerca di Gabriele, porta a scoprire cosa ne è stato degli altri fratelli arcangeli.

Il primo ad essere incontrato è Uriele, un eremita ubriacone, nascosto nella sua roulotte, ai margini della civiltà, sotto una coltre di paura e rassegnazione.

La manifestazione angelica di ognuno di questi personaggi, avviene attraverso il cambio di colore degli occhi, quando diventano azzurri, essi rivelano la loro natura angelica, ed il loro potere e potenziale che attinge alla forza della luce.

Gabriele ancora permeato pienamente dalla luce di dio, riesce a riconoscere nell'intimo, nascosto dalla "scorza" umana, la luce nascosta degli arcangeli.

Cominciando dall'incontro con Uriele scopre e chiarisce, in parte, gli ultimi avvenimenti, almeno per quanto è dato sapere a quest'ultimo.

Remiele, il primo inviato è probabilmente morto, sicuramente sopraffatto dal cambiamento e dalla solitudine, e lui, Uriele, il secondo inviato, per evitare la stessa fine irrimediabile, ha imparato a nascondersi e a reprimere completamente la sua aurea angelica, visto che se si muore in quel posto, nel purgatorio, lontani dalla grazia divina, si muore definitivamente, e si smette di
esistere, anche per un figlio di dio.

Proprio quell'aurea, quella luce, ancora così forte in quel luogo, per ogni arcangelo appena disceso, rivela alle forze demoniache, la venuta di un "guerriero" dell'alto, e ne determina subito la presenza.

Nel corso della sua ricerca, e della sua missione, Gabriele scopre dove è finita Amitiele, scesa in forma di donna, e quale sia stata la sua sorte, già accennatagli da Uriele.

A quanto pare, costei è stata la prima a sfidare Satana, venendo sconfitta.
Il prezzo di tale sconfitta è stata il dover scegliere se morire, o perdere la luce definitivamente, trasformandosi in anima umana, in tutto e per tutto.

Amitiele, da quel momento diventa semplicemente una donna di nome Jade, alla mercé di uno dei demoni di Satana, Asmodeus, e finisce nella "morsa" della tossicodipendenza e della prostituzione, della depressione e della mancanza di speranze.

L'incontro con Gabriele, porta una sorta di redenzione in Jade/Amitiele(Samantha Noble, un'attrice di un fascino particolare), i due si innamorano, anche per via del sentimento innato che come angelo, Gabriele non può far a meno di provare per colei che amava già come sua "sorella", ma in questo modo, Gabriele comincia a scoprire il suo essere umano, il provare attraverso quel tipo di esistenza, il rapporto con la realtà ed i vari sentimenti.

"Chi ti manca è Amitiele, non io..."

Invece Gabriel, proverà rabbia e determinazione cieca, quando Jade verrà minacciata da biechi demoni e anime corrotte, e ucciderà senza nessun ripensamento, non nel nome della luce, ma nel nome della propria scelta di vendetta, e nella sua volontà di proteggere Jade, come solo un uomo innamorato follemente, può fare.

Incontrerà Iduriele e Raffaele, sperando di poter ricostruire una forza "celeste" da opporre a Satana e i suoi seguaci.

Purtroppo Iduriele riesce a sopportare la sua "resa" a quel mondo, dando da mangiare ai bisognosi e dedicandosi ai poveri, ma nascondendosi da ciò che ritiene più forte di lui, specie dopo la scomparsa di Michele, ultima speranza di vittoria, in quanto anche l'arcangelo più potente mandato dal cielo.

In realtà Iduriele sta anche curando di nascosto le gravi ferite di Raffaele, ancora deciso a combattere, nonostante la sconfitta appena subita, ma costretto a nascondersi, anche lui dentro l'uomo che lo raffigura, per poter recuperare forza e soprattutto speranza.

Una speranza che sembra tornare all'incontro con Gabriele... ma...

Tutti i movimenti di Gabriele, hanno permesso a colui che è il capo dei demoni maggiori, di scoprire dove fossero finiti gli altri arcangeli ancora nascosti,
ed uno ad uno, li uccide, o li fa uccidere dai suoi demoni più forti, tra cui una Lilith stranamente poco devota al suo capo...

Chi non rientra in questa carneficina angelica, è Jade/Amitiele, in quanto, ormai, non più angelo.

Michele(l'attore è Dwaine Stevenson):

Della discesa dell'arcangelo più forte, se n'è sentita immediatamente la potenza in tutto il purgatorio,
Michele è andato dritto per la sua strada, la sua missione divina, trovare e distruggere il male,
senza assolutamente scoprire cosa fosse successo a chi lo aveva preceduto, non era nei suoi compiti,
non era nei dettami datigli da dio.

In una delle sequenze iniziali, in effetti, si assiste ad un confronto tra personaggi, palesemente avversari,
sicuramente questa scena mostra lo scontro tra Michele e Satana, e palesa anche che vi è un facile vincitore,
dagli occhi completamente bianchi, tranne per le pupille nere, che ne conferiscono un aspetto inquietante.

All'attento osservatore qualcosa non sfuggirà di certo, fin da quella scena iniziale...

fatto sta, che nella percezione di ogni altro arcangelo, da quel momento, Michele scompare.

Gabriele, invece, a differenza del suo predecessore ultimo, nella sua
missione, devia dal dettame di dio di perseguire la vittoria sul male ed il suo annientamento, e si concentra nella ricerca dei suoi fratelli, e nella possibilità della loro salvezza.

Tutta la storia, tutta l'ambientazione è piena di poesia, di gesta ben poco possenti ed eroiche, ma molto introspettive e altamente drammatiche e filosofiche.

La stessa epicità non è pura, ideale, ma decadente, gotica, tendente al pessimismo, alla caduta, proprio come tema portante, al distacco dalla verità e dalla luce assoluta.

Le tinte sono promiscue, confuse, non c'è niente di nitido.

Gabriele, prima dello scontro finale con Satana, mostra a Jade/Amitiele la possibilità di un ritorno in paradiso, anche per lei.

I due vivono la loro breve storia d'amore, come già scritto sopra, anche quando tutti gli altri fratelli arcangeli sono stati distrutti, uccisi.

In questo momento del film, entrambi trovano conforto, l'uno nell'altra, e da questa situazione, nasce l'aggrapparsi di Gabriele ad un'ultima possibilità di redenzione, oltre che per la "sua" Jade, anche per se stesso, ormai sempre più lontano dalla luce, seppure ancora motivato, anche da essa.

Il momento migliore del film, è lo scontro finale ed inevitabile tra Gabnele e Satana.

Dove non è la lotta fisica, lo scontro reale ad essere determinante, ma quanto, i due si scambiano in frasi e parole.

Specie quando Satana rivela a Gabriele che egli è in realtà Michele stesso.

Quel Michele che nella sequenza iniziale del film, descritta sopra, in realtà uccide il vero Satana, e ne prende il posto.
Semplicemente perché, nel prepararsi ad affrontarlo, ha capito che avrebbe potuto sconfiggerlo solo, abbracciando per intero l'oscurità predominante del purgatorio e delle anime che ne fanno parte...

Michele si trasforma per cui nel nuovo Satana(per questo nell'originale si chiama Samaele, che è uno dei nomi angelici di Satana, effettivamente).

Lo scontro tra i due, è infarcito di frasi e concetti, considerazioni
filosofiche altissime, che bisogna attentamente ascoltare e seguire,

al di là dello scontro fisico, che vede abbastanza in vantaggio Michele,
c'è uno scontro-incontro verbale, di gran lunga più interessante e accattivante.

Michele sembrerebbe aver vinto, ha ucciso i suoi fratelli perché deboli per vivere in quel posto, come ormai erano, fallaci e sconfitti.

Non ha avuto ruolo nella caduta di Amitiele, sconfitta dal vero Satana, prima della sua venuta, e lo fa presente ad un Gabriele ancora incredulo e rabbioso contro di lui.

e...

riconoscendo in Gabriele, sempre ed ancora il suo fratello adorato, Michele gli propone il distacco definitivo da quella luce che li ha abbandonati, in quel luogo,
mandandoli a morire, o peggio, a perdersi nell'oscurità del peccato e della perdizione definitiva, proprio come un demone.

"Gli altri hanno fallito… impara da loro ma non seguirne i passi."

Michele raggiunge una consapevolezza ineguagliabile, quel posto è
inattaccabile dalla luce, quanto ormai anche dalle tenebre, che risiedono nella sua vittoria su di esse, e nella sua consapevolezza delle stesse(tenebre), per cui.

"La libertà... è l'abilità di sfidare te stesso ben oltre le costrizioni delle leggi tradizionali. Attingiamo forza dalle nostre passioni, siamo mossi dal desiderio... e anche l'odio può diventare un tuo prezioso alleato nella lotta ai tuoi nemici.
Eppure, ci viene imposto di rinunciare a queste cose...
emozioni, sentimenti... queste cose che ci rendono... umani."

Ma Michele, non può ignorare l'amore che nutre per Gabriele, e se non può portarlo a pensare e a guardare la sua stessa "visione", anche lui, seppur vincitore dello scontro fisico, è sconfitto.

Il suo ultimo gesto, infatti, è quello di ridare tutta la luce e la potenza angelica a Gabriele, facendolo rinascere, attingendo a quella sopita e sepolta in se stesso, per poi lasciarsi morire... ormai senza più alcuna forza.

Gabriele, in quel momento, attraverso quel gesto, quell'ultimo dono perfino inaspettato, comprende, a sua volta, e stavolta pienamente, la caduta.

L'abbandono, ed il devastante dolore per la perdita del fratello amato, reo, come tutti gli altri di aver intrapreso il volere di dio, finendo in un luogo che in un modo o nell'altro li ha tutti annientati, inevitabilmente,
gli fa capire probabilmente, che ormai, si è distaccato dalla luce, anch'egli, per ultimo, e definitivamente...

Si lascia cadere nel vuoto, e nel farlo recita le sue ultime parole rivolte al cielo...

"La caduta è l'ultima sensazione che un angelo avverte.
Una voce distante riecheggia nella mia testa... ma per la prima volta è la mia... perdonami!"
hacktuhana
00lunedì 24 dicembre 2012 17:17
Superman Returns
Avevo già scritto questa "recensione" personale sull'uomo d'acciaio e il suo ultimo film, per ora, lo scrissi rivolgendomi direttamente ad Andrea Fotomago Batman Bruce V.

Lo stesso scritto è presente sul suo blog, e lo riporto pari pari anche qui.
[SM=g27985]



Eccomi qui, io a te, a scriverti un'altra, non so perché, ma non perché la scrivo, ma perché ho scelto proprio questo...

insomma, ti parlerò di Kal El, e del suo Return(s) sulla Terra, prima che arrivino rinarrate le sue gesta da Man Of Steel.

Ciao, Bruce :)

Come inizio non c'è male eh? Non si capisce niente :)

Superman Returns!


Avevo già scritto, da qualche parte, che questo film sul tuo amico contraltare capostipite del genere comics, Superman, era stato troppo, nel tempo, denigrato, rispetto alle sue reali potenzialità e alla sua effettiva resa cinematografica.

Anzitutto bisogna anticipare che un film di Brian Singer, difficilmente mi passa per deludente, perché, come pochi, non commette buchi, o lascia anche piccole incongruenze di sceneggiatura. I suoi film sono, per quanto riguarda il susseguirsi degli eventi, perfetti.

Già con gli uomini X, del resto, dimostrò quanto fosse efficace nel rendere avvincente una storia di personaggi comics, specie col secondo X men, dove di fronte ad una trama abbastanza complessa e "poliziesca" se vogliamo, riesce a rendere tutti e tutto scorrevole/i al punto che non devi mai chiederti un perché qualcosa accada, senza che ci sia una spiegazione all'interno del film.

Scomodo soltanto per l'occasione, rafforzando questa ottima capacità di Singer, il film "i Soliti sospetti", dove il mito di Kaiser Sosa e dell'attore Kevin Spacey, prendono il volo.

Torniamo a Superman!

Anticipo subito che, la cosa che non mi piace del film, è la caratterizzazione vecchio stile dell'antagonista di sempre, Lex Luthor, non per colpa di Kevin Spacey, guarda caso chi si vede, ma della presenza degli scagnozzi, in puro stile anni antichi e caratteristicamente anacronistici, dei criminali DC.

Quello che la casa delle idee, riuscì subito a "svezzare" nei confronti della Distinta Concorrenza, fu proprio già negli anni 60, la caratterizzazione ed il modo di concepire il villain, il vero grande villain di turno. Capitò, se non erro, per la prima volta in un fumetto, che l'avversario dell'eroe non perdesse e venisse "arrestato o sconfitto" ed assicurato alla giustiza, nel numero 4 originale americano dei F4, col Dottor Destino... il primo vero grande villain
della storia, ad essere subito tale, del resto solo Kirby poteva realizzarlo, assieme al sorridente Stan...

Mi dilungo eh, beh, è la mia caratteristica :)

Dicevo, tolto subito il sasso(lino) di ciò che non mi piace del film Superman Returns, resta tutto ciò che invece mi sta bene, apprezzo e mi piace.

La storia, anzitutto, non si basa ne sull'azione, ne sugli effetti speciali, ne su niente di tutto quello che ogni altro film di supereroi può e mette sempre dentro al proprio movie di turno, questo Superman si basa sull'amore!

Clark Kent, ama ed amerà per sempre, come solo un essere speciale come lui è capace di fare, Lois Lane.

Tutto il film è basato, in realtà, sulla ricerca di Superman di scoprire e raggiungere quell'amore che da sempre nutre e rincorre, verso colei che poi noi fumettari sappiamo essere sua moglie, in effetti, Lois.

Il film, oltre ad essere stato impostato come "seguito" dei classici Superman con Christipher Reeve, si trova anche a dover competere con l'unica rappresentazione recente, di un certo rilievo e successo "giovanile", dell'eroe Kriptoniano, Smallville.

In questo senso, purtroppo agli occhi dei più, e per motivi anche
comprensibili, parte e resta sconfitto.

Troppo grande ed immortale il ricordo e l'icona di Christopher"Superman"Reeve, da poter essere dimenticata, e troppo innovativa e altrettanto "romantica" è la serie di Smallville, dove già l'amore per una donna, o ragazza in questo caso, è l'assillo maggiore di Clark, Lana Lang, e dove la miglior caratterizzazione del
suo eterno rivale, raggiunge l'apice della realizzazione, Lex Luthor...
invece la presenza postuma e posticcia di una Lois Lane diversa, rende lontana la serie, forse troppo, dal vero Superman, ma in ogni caso, il paragone delle tre doppie "elle"(che strana coincidenza) della vita di Superman, Lana, Lex e Lois, rende ancor più difficile a Superman Returns, nel bene e nel male, di attecchire come film d'amore, nella testa dello spettatore.

Con me ci riesce, l'amore puro e incontaminato, di Sup per Lois, passa come un cazzotto, raggiunge gli stessi livelli di quello per la Lana Lang di Smallville, e li supera per epicità e poesia.

Ed è proprio la maturità di Superman, e la sua grandissima ed unica epicità di questo film, che mi coglie in pieno punto debole.

Quando Superman ascolta il mondo intero, ergendosi eroicamente,
statuariamente e allo stesso tempo solitario e umilmente "nascosto" agli occhi, al di sopra della Terra,

ecco che Singer, visualizza, rende e realizza il suo capolavoro, Superman!

Quel Superman è Superman come mai lo abbia visto e come lo ho sempre
sognato e immaginato.

L'angelo, venuto dall'alto del cielo, a proteggere e vegliare sull'umanità.

Il sogno ed il credo del mondo intero.

Del resto credo proprio che non sia un caso che egli si chiami Kal-El, El è la desinenza finale di ogni nome di angelo di dio, Gabriel, Rafael, Michel o Michael, tutti chiamati così perchè significano "qualcosa" legato ad El, cioè Dio, uno dei suoi nomi, forse il primo in assoluto, della Bibbia.

D'altra parte anche "l'avversario", "il nemico" dell'umanità, lo spauracchio del male, nasce come angEL, prima di "cadere", e porta un nome con tale finale che sia identificato come Sama-El, come Hel-El :), o come Satana-El, quell'El, c'è sempre.

Ed il secondo grande momento epico del film Superman Returns, che si ricollega più modestamente come tema, anche all'epico scontro contro Doomsday, è "la caduta".

Quando Superman cade, salvando per l'ennesima volta il mondo, lo fa come solo un essere "immortale" potrebbe farlo, lasciando tutti, protagonisti e spettatori, ammutoliti.

Superman muore solo così!

E sembra che lasci davvero un vuoto reale... seppure sia "solo un fumetto".

E risorge... RItorna, ecco il vero significato di quel titolo, Superman, quand'anche dovesse cadere, morire, scomparire,
Returns, sempre.

E la speranza dell'umanità, che sia quella di un fumetto, che sia quella di un film, che sia quella vera, vive.

Accidenti... come Odino, vorrei proprio un figlio così!
Anzi, so di averlo :)

Beh, questo è tutto, mi sono calato nella parte del recensore, grazie a te Cavaliere Oscuro, ed un'altra rappresentazione di me, un'altra "maschera", è apparsa, quella maschera che tanto mi piace come tema, e che ci accomuna, diciamocelo, per la passione verso eroi dei fumetti ed in genere.

Ogni eroe è una maschera :) che la porti o meno.

Beh, ciao eroe della notte, mentre te vegli su Gotham, io ti saluto come sempre con affetto, Bruce.

Rob :)

HelelBenSahar
00mercoledì 26 dicembre 2012 20:30
Re: Gabriel
Michele, angelo caduto, dice a Gabriele:

"La libertà... è l'abilità di sfidare te stesso ben oltre le costrizioni delle leggi tradizionali. Attingiamo forza dalle nostre passioni, siamo mossi dal desiderio... e anche l'odio può diventare un tuo prezioso alleato nella lotta ai tuoi nemici.
Eppure, ci viene imposto di rinunciare a queste cose...
emozioni, sentimenti... queste cose che ci rendono... umani."

Questo non è un film, è un capolavoro ;-))))





hacktuhana
00martedì 22 gennaio 2013 15:32
Mi riallaccio al commento di Uni sul cavaliere oscuro, e il suo ultimo film, per postare qualcosa che avevo scritto inizialmente, in maniera "confidenziale a Fotomago, naturalmente considerandolo come fosse Batman, perché lui è Batm... cioè no, che dico! :) (sccchhhhh)








Prima parte

Ti scrivo perché sento il bisogno di dirlo a qualcuno(e non so chi sia meglio del diretto interessato, tu), che finalmente ho visto, in dvd, batman 3!!!

Avevo letto molto sporadicamente, perché non volevo rovinarmi la sorpresa ed il gusto di vederlo da solo, che insomma, non era all'altezza dei sui predecessori, sempre di Nolan parliamo.
Invece caro Bruce, a parte qualche cosa che dovrò riguardare, però dettagli e solo dettagli... questo film è un capolavoro!

E' il diretto seguito del primo, non c'è dubbio, il secondo del Joker ha un altro lignaggio, parla di caos e di anarchia, e se non vince Joker, quel Joker, è solo perché è un film, e nonostante tutto, alla fine comunque non perde.

Ma il primo di Ra's Al Ghul era basato su onore e simbolo, e maschere, e fede.
Esattamente come questo.
Mi ero esaltato nel vedere Batman Begins, incongruenza marginale: come facesse Bruce ad essere diventato così bravo a lottare contro sei detenuti, o cinque, avendo vissuto in giro per il mondo, tra criminali di basso livello... sopportabile.
Altre ce ne saranno, ma adesso non mi vengono in mente, fatto sta, che la storia fu epica e leggendaria.

Questo terzo capitolo è il suo degno erede, diretto, sono tutti personaggi epici, Bane, Talia, Gordon, Fox, Alfred e il futuro Robin. Tu, sei rappresentato ancora una volta degnamente da quel Christian Bale, che probabilmente è il miglior batman che abbiano potuto scegliere.
Catwoman è bellissima!!! Mascherina vecchio stile, personaggio moderno, ladra moderna, furba nel modo di esserlo ai tempi d'oggi. Non ha bisogno di origini spiegate, chi conosce Bat, sa che quella è Cat :), chi non lo conosce(3 o 4 al massimo), capisce che quella donna è capace di far girare la testa a Batman ed è furba... avevo molta paura del suo ruolo... invece, forse ti crollerà un mito e mi disconoscerai per questo, ma apparte la visione estetica, questa Selina è migliore di quella di Michelle Pfeiffer, dove seppur c'è una grande attrice, e bellissima, non c'è un ruolo davvero profondo per lei,
muore cadendo da un grattacielo, non si frantuma in mille pezzi, e risorge in mezzo ad un nugulo di gatti...
poi nel film si evidenzia che ha nove vite... ma sul serio!
Messo al fianco pi un pinguino che viene buttato a mare e si rifugia nelle fogne, dove viene adottato da... pinguini, nelle fogne, pinguini???

Mah...Torniamo a noi, forse il non plus ultra sarebbe stata davvero la sua morte, che non avvenendo, crea un'altra incongruenza direi, ma... cede il passo ad un finale per ogni protagonista.

La nascita di un Robin, forse l'unico in tutte le sue rappresentazioni dove non è un cretino, ma può davvero ereditare il retaggio di Batman.
La consapevolezza finale, del più strenuo alleato e fedele a batman, Gordon, che capisce chi sia quella maschera, che tale dovrebbe restare, perché chi la indossa non deve superarne l'importanza del simbolo, e questo è uno dei temi fondamentali che rendono, secondo me, il capolavoro che è V for Vendetta di Moore!
Perfino la morte, nella convinzione della vittoria, di Talia, che nel film è un esempio di speranza, per chi, poi, sarà il suo nemico finale! (poetico)
Ed infine, la speranza di Alfred, attaccata ad una catenina di perle... e ad un solito posto dove andare per poter sognare di rivedere un figlio, come lo sei tu per lui :)
E vederlo veramente, con al fianco una bella gatta...

che si sa, quando Batman finirà, tutti sappiamo nelle nostre menti, quale sarà la sua reale compagna.

Vabbò, mi son sfogato... ohhhh mi ci voleva, potevo scriverlo solo al vero Batman :)







Seconda parte

Secondo me Nolan ha fatto un vero capolavoro col personaggio di Batman, nell'insieme delle tre "puntate",
nella prima ha volonta, ma non ha esperienza, non indirizza bene il suo ideale nobile, non coglie o sceglie gli obiettivi con diligenza, questo lo apprende grazie a Ra's Al Ghul.
Nel secondo film, infatti, dopo aver sconfitto l'ex amico e maestro, le parole:"un criminale ha una mente semplice, ed è facile da combattere", sono proprio le stesse di Ra's Al Ghul, ma Bat le indirizza verso l'uomo sbagliato, perché
"certi uomini vogliono solo vedere bruciare il mondo".

Il Joker più bello che sia mai esistito, in realtà, è quello che ha sconfitto Batman(dovrai fartene una ragione) :), perché se esistesse davvero un personaggio così, geniale, folle e anarchico, nessuno potrebbe batterlo, perché ha come alleato il mondo intero, la disorgnizzazione del mondo intero, la corruzione del mondo intero, la paura del mondo, Joker distrugge, non solo Dent(due facce), ma anche Gordon, col rimorso, e Bruce, col sacrificio della responsabilità.

Tutto si costruisce su una menzogna, proprio quella che ammorbava Gotham come un cancro, secondo il Ras del quartiere Ghul.

E questa menzogna, si rivela la grande debolezza di Batman e di Gordon, entrambi mezzi tramortiti, infermi e sconfitti, fino alla fine, quasi, se non fosse per la grande capacità di Bruce, di... risollevarsi ogni volta che cade, l'insegnamento del padre nel pozzo!

Questi collegamenti, Bruce, cioè Andrea, sono quelli che nei fumetti hanno attirato i più affezionati, i fan(s), ad amare quel fumetto, e soprattutto quel personaggio.

Tutti sanno chi è Batman..., stamattina anche mia moglie, parlando del film, mi ha detto la stessa cosa, cioè, soprattutto, non le piaceva che Batman fosse sostituibile, solo vestendosi sotto la sua maschera, come lascia intendere il finale di Robin.

Però, se andiamo a vedere, non è che poi siano così tanti a saperlo, Alfred ovviamente lo sa, Fox lo ha saputo, ma questo personaggio è un altro "maggiordomo" di Bruce, deve sapere di chi si sta fidando.
Ra's Al Ghul doveva per forza saperlo, e se lo sapeva Ra's... come potevano non saperlo la figlia e Bane?
Robin non lo sa, ma lo intuisce, o per lo meno la butta lì e riceve subito la risposta che si aspettava.

Per la prima volta, a quanto ne so io, Batman non è così sprovveduto da prendersi in custodia un marmocchio e farlo andare in giro vestito da pavone colorato, facendogli rischiare la vita tutte le volte. Sembra una fissazione la sua, ha creato 49 robin, il mondo dc è infestato da robin, una caterva di pettirossi!!!

Qua ce n'è uno, è già di per se in gamba, e già un poliziotto, sa badare a se stesso, anche se non è ancora nessuno, visto come lo malmenano tre o quattro tipi di ronda, ma ha lo spirito della giustizia, che sia Gordon che Bruce gli riconoscono.

Infine Catwoman... lo scopre, eh beh, ma se assisti alla morte(quasi) di una persona con la maschera, quella maschera viene giù.

I nemici di Batman sono potenti e intelligenti, ma anche gli amici, è normale, come lo sarebbe nella realtà, che questi avrebbero tante possibilità per scoprire che tu sei Batman.

Io l'ho sempre saputo, ma io sono Odino, per me è facile :)




Roberto (Robin) Hacktuhana.


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