Manga, manhwa, manhua e quant'altro arriva dall'est
In mezzo a tanti "supereroici" e/o italici, gli amanti del genere nipponico-coreano-cinese, presumo, saranno ben pochi... spero di sbagliarmi :)
Perché in primis, attraverso la verione cartoon(anime), i manga(fumetto in giapponese) hanno fatto parte delle nostra infanzia/adolescenza, tra mille robottoni del grande Go Nagai e non, e tra mille avventure sentimentali Shojo(ragazza in giapponese), a partire dalla famosissima Candy Candy(alzi la mano chi non la conosce) e passando per la bella Lady Oscar e via dicendo.
Ma se in realtà questi succitati sono cartoni animati, i corrispettivi fumetti, hanno dovuto attendere molto, ma molto di più per esplodere in pubblicazioni a ripetizione anche in Italia.
I capisaldi sono e restano Dragon Ball e Ken il Guerriero, di cui ne avrete fin sopra i capelli, specie di Goku :)
Eppure il fascino, e la capacità di spaziare in infinite tematiche di questi fumetti, a mio parere è notevole, direi unico.
Dalle "nostre" parti, per far si che un fumetto tocchi determinati argomenti "adulti" o "seri" viene definito, o deve essere definito. fumetto d'autore, come se il resto fosse per bambinetti, invece.
Ho sempre trovato questa scala di distinzione un po' sciocca, di per se ogni fumetto è d'autore :)
In Oriente la distinzione la fa semplicemente la tematica, non "l'autore" infatti.
Noi sappiamo di Akira e Ghost in the shell probabilmente, come i più grandi fumetti "d'autore" giapponesi, ma non son altro che splendidi fumetti di avventura fantascientifica, scritti da autori come Otomo(Akira) e Shirow(Ghost in the Shell), che pur bravissimi in queste e alcune altre occasioni, non è che vantino un parco testate scritte notevole, anzi.
Osamu Tezuka, autore di AstroBoy, Kimba il leone bianco(letteralmente copiato dalla Disney col Re Leone), La principessa Zaffiro(forse il primo "fumetto per ragazze" in assoluto) ed altre vere e proprie "hit" del fumetto, è considerato il padre dei manga, è lui che ispirandosi a Betty Boop, caratterizza i famosissimi occhioni stile giapponese dei fumetti.
(Akira)Leiji Matsumoto, famosissimo per il suo Capitan Harlock, ma anche per Galaxy Express 999, Starzinger, Corazzata Spaziale Yamato (la Yamato Video prende il nome proprio da questa serie), Danguard A, Queen Emeraldas, La Regina dei Mille Anni... si contraddistingue per aver creato un universo in cui i suoi personaggi e le sue creazioni interagiscono, e poi per il suo tratto caratteristico e riconoscibilissimo.
(Kiyoshi)Go Nagai, famoso oltre che per i già citati robottoni(mecha), tra cui i sedicimila tipi di Mazinga, Goldrake(Grendizer in originale) e Jeeg Robot, è altresì famoso per aver "sdoganato" la tematica dell'erotismo nei fumetti "per ragazzi" già nel 1972... e questo è un altro grande aspetto di forte personalità, nei fumetti manga, dove l'erotismo viene trattato con enorme naturalezza e semplicità, al contrario del corrispettivo occidentale, dove, o vai su autori del "genere", o nisba :).
Da annoverare tra le sue migliori creazioni, Devilman ed il suo predecessore Mao Dante, ispirati proprio dalla divina commedia di Dante, e più in particolare alle illustrazioni che ne fece il bravissimo Gustave Dorè(spettacoloso!!!), che più recentemente lo hanno portato a fare lui stesso(Go Nagai), un fumetto sulla Divina Commedia in tre parti... ovvio direte, si, ma ben due sono dedicate all'inferno ed una al purgatorio e paradiso assieme :), ed ancora, il violento Violence Jack :).
Curiosità, colui che tutti conoscono come Alcor, nell'anime di Goldrake, altri non è che Koji(Ryo) Kabuto, pilota di Mazinga Zeta, testimonianza questa, che anche i personaggi di Nagai(non tutti), concorrono in uno stesso universo narrativo.
Ecco questi tre, secondo me, ma non solo me, sono i grandi papà del fumetto giapponese.
e vai col tango mango :)